Atletica

Tamberi: “Fare il portabandiera a Parigi sarebbe un onore immenso. Un figlio? Per ora ho altre priorità”

Gianmarco Tamberi
Gianmarco Tamberi - Foto Colombo/FIDAL

Il giorno dopo lo storico trionfo nel salto in alto ai Mondiali di Budapest 2023, Gianmarco Tamberi ha risposto alle domande dei giornalisti. Tra i temi affrontati il suo futuro in pista, Parigi 2024 ma anche la sua vita personale.

PORTABANDIERA A PARIGI: “Sarebbe un onore immenso, il coronamento di una carriera. Ovviamente mi farebbe piacere, ma ci sono altri atleti che lo meritano quanto me o anche di più“.

MALAGÒ: “Per me lui è IL presidente. Abbiamo un bellissimo rapporto, mette sempre gli atleti nelle migliori condizioni per fare sport. Non posso che ringraziarlo“.

UN FIGLIO: “Io e Chiara ne abbiamo parlato, ma per il momento è una cosa da mettere da parte perché voglio puntare ad altri obiettivi. La mia vita è fatta di priorità, che adesso sono Chiara e Parigi. Se avessi un figlio, invece, sarebbe lui. Attualmente voglio ancora stare davanti ad avversari che reputo più forti di me“.

PROGRAMMAZIONE FINO A FINE ANNO: “Salvo problemi, gareggerò a Zurigo il 31 agosto e poi ancora in Svizzera, a Bellinzona, il 4 settembre. Non farò la finale di Diamond League a metà settembre perché può lasciare strascichi in vista della preparazione per un anno cruciale“.

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