Atletica

Atletica, Finale Oro: Furlani vola 8.04 nel lungo, Sibilio trionfa nei 400 ostacoli

Mattia Furlani
Mattia Furlani - Foto LiveMedia/Tommaso Pasetti

Mattia Furlani vola ancora oltre gli otto metri dopo l’8,44 ventoso di Savona (e 8,00 regolare) e l’8,24 di domenica scorsa a Hengelo. Il primatista italiano U20 del lungo si è preso la scena nella Finale Oro a Palermo con un 8,04, risultato che gli ha permesso di chiudere al primo posto davanti ad Antonino Trio (Athletic Club 96 Alperia, 7,83/+1.3). Il 18enne delle Fiamme Oro ha piazzato subito il salto buono al primo ingresso in pedana, con vento regolare di +0.6, prima di quattro nulli nei salti successivi.

“È stata una gara ottima – ha detto Furlani – E’ importante fare risultato di mattina, quello che servirà nei turni di qualificazione degli eventi internazionali. Bella pedana, pubblico accogliente, mi è piaciuto tutto. Ho fatto selfie con tanti giovanissimi qui a Palermo: se solo un bambino viene a fare atletica perché ha visto saltare Mattia Furlani il mio compito è finito. Voglio far avvicinare quanti più giovani possibili allo sport e sono veramente contento che mi prendano da esempio“.

Oro anche per Alessandro Sibilio. L’atleta delle Fiamme Gialle trionfa nei 400m ostacoli correndo in in 48″14. Argento all’olandese Nick Smidt (48″95), bronzo al britannico Seamus Derbyshire (49″51). L’Italia conquista anche un argento con Ayomide Folorunso nei 400m ostacoli femminili, la portacolori delle Fiamme Oro chiude in 54″79, dietro solo alla tedesca Carolina Krafzik, prima col tempo di 54″47. Bronzo per l’olandese Cathelijn Peeters (54″97).

Sibilio ha commentato così il successo di oggi: “Sono soddisfatto al 50 per cento perché ho vinto ma pretendo di più da me stesso, lavoro tanto e non posso sbagliare come mi è capitato oggi. Sono sempre arrivato al sesto ostacolo a tredici appoggi  ma oggi ero talmente dentro la gara che per troppa foga non mi sono neanche reso conto di aver fatto il settimo, quindi ho perso molto nel finale, altrimenti sarebbe esploso lo stadio. Il tempo che volevo fare lo tengo in tasca per i Mondiali di Budapest”. 

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