In Evidenza

Wta 1000 Madrid 2024, la finale: Sabalenka difende il titolo, Swiatek insegue la rivincita

Aryna Sabalenka
Aryna Sabalenka - Foto Oscar J Barroso/DPPI / IPA Sport 2 / IPA

La numero 1 al mondo contro la numero 2. Difficile sperare in qualcosa di meglio per la finale femminile del Mutua Madrid Open, dove Iga Swiatek e Aryna Sabalenka si ritrovano di fronte esattamente come un anno fa. Nella capitale spagnola a difendere il titolo sarà la tennista bielorussa, capace di imporsi in tre set sulla rivale polacca nell’atto conclusivo della scorsa edizione. Ma è anche la fotografia di una WTA che dopo anni di tanta discontinuità ai vertici, negli ultimi 12/18 mesi pare aver trovato una certa stabilità nelle sue top players. Swiatek e Sabalenka ne sono un esempio lampante, ma come loro anche Elena Rybakina e in misura leggermente minore Coco Gauff, e ciò favorisce anche un maggiore coinvolgimento degli appassionati in queste rivalità. Le sfide tra Sabalenka e Rybakina sono diventate un appuntamento imperdibile, in grado di regalare sempre un’ottima qualità di tennis e un discreto numero di emozioni. Ma lo stesso vale per gli scontri diretti tra la polacca e la kazaka, non ultimo quello andato in scena a Stoccarda. E, ovviamente, anche la sfida tra le prime due del ranking.

Come lo scorso anno, Iga arriva all’appuntamento con la finale avendo perso un solo set per strada. E’ accaduto nell’incontro di quarti di finale contro Beatriz Haddad Maia, una sfida in cui in ogni caso non è mai stata realmente vicina alla sconfitta, come testimoniano i due games raccolti dalla brasiliana nel secondo e terzo parziale dopo aver vinto il primo. Ben più complesso è stato il percorso di Aryna, che invece ha dovuto faticare sin dall’esordio. Vittorie in tre set addirittura in quattro dei cinque match disputati alla Caja Magica: l’unica che non è riuscita a strapparle un set è stata Mirra Andreeva. Un livello di gioco che comunque è andato in crescendo nel corso di questi 10 giorni, e la nativa di Minsk pare pronta per la battaglia.

Swiatek parte indubbiamente favorita. Deve esserlo, perché è pur sempre la numero uno, perché è avanti 6-3 negli scontri diretti e perché sul rosso ha una marcia in più rispetto a qualsiasi avversaria. Ma, come ripetuto spesso nel corso di queste due settimane, Madrid è un discorso a parte. Non sono le condizioni di Roma e neanche quelle di Parigi. Se c’è un campo in terra rossa in cui Sabalenka può giocarsela è quello del Manolo Santana Stadium. Non èsono certo un caso i due trionfi nella capitale spagnola o che l’unico successo ai danni di Swiatek sia arrivato proprio qui, mentre a Stoccarda o Roma non è riuscita a toglierle neanche un set in passato.

Segreti non ce ne sono e lo sanno entrambe. “Vorrei rispettare pienamente il mio piano tattico. So cosa fare, ma non sempre riesco a metterlo in pratica quando affronto giocatrici così forti”, ha dichiarato la leader della classifica WTA, già alla terza finale ‘1000’ nel corso di questa stagione. “La strategia principale per me è concentrarmi su me stessa, rimanere aggressiva e fidarmi dei miei colpi”, ha ribattuto la sfidante, che dopo il successo in Australia non ha vissuto dei mesi facili per varie vicissitudini, ma che torneo dopo torneo sembra stia tornando quella ammirata fino a poco tempo fa.

SportFace