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Volley maschile: l’Italia ospiterà gli Europei 2026 insieme a Finlandia, Bulgaria e Romania

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L’Italia è pronta ad ospitare per la seconda volta consecutiva i Campionati Europei di volley maschile, previsti per il 2026. L’Italia, che aveva già organizzato l’evento nel 2023, si unisce così alla rete di Paesi già confermati per la prossima edizione: Finlandia, Bulgaria e Romania. Come nell’ultima edizione le finali si disputeranno nel Bel Paese. Il presidente della CEV Aleksandar Boričić commenta la decisione: “La decisione di affidare alla Federazione Italiana Pallavolo la realizzazione di questo prestigioso evento testimonia la nostra continua e proficua collaborazione e, allo stesso tempo, il loro incrollabile impegno per il progresso del nostro sport, che ha reso la Federazione Italiana Pallavolo attrice di primo piano nel promuovere e diffondere l’amore per la pallavolo in tutto il mondo. Nominando l’Italia come paese coorganizzatore dei Campionati Europei 2026 maschili, desideriamo capitalizzare la preziosa eredità dell’edizione 2023 e portarla a uno step successivo“. Parola che poi passa al Presidente FIPAV Giuseppe Manfredi: “Sono stati giorni intensi e molto gratificanti per noi; come noto la settimana scorsa abbiamo avuto il piacere di essere ricevuti da diversi ministri che precedentemente avevano sostenuto dal punto di vista finanziario i nostri campionati europei conclusisi con un successo universalmente riconosciuto. È chiaro che aver presentato al CONI mesi fa la relazione predittiva e successivamente il report conclusivo presso gli uffici del Ministro per lo Sport e i Giovani è stato un qualcosa che ha testimoniato la nostra massima attenzione nell’affrontare un’avventura rivelatasi unica nel suo genere. Con il sostegno della CEV abbiamo realizzato un sogno, due rassegne continentali in nove sedi per un mese di gare che rimarrà nella storia della nostra disciplina. Ora, con rinnovato spirito di collaborazione ci tuffiamo in questa nuova e affascinante avventura con la quale cercheremo di lasciare un’importante eredità al nostro movimento”.

 

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