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Al via la 24^ edizione European Football Week, Gravina: “Orgogliosi”

Gabriele Gravina
Gabriele Gravina - Foto Domenico Cippitelli/IPA Sport

Torna la Special Olympics European Football Week. L’evento internazionale di calcio unificato, giunto alla sua 24esima edizione, che promuove l’inclusione nel calcio, in Europa e Eurasia, e che coinvolge circa 45 mila atleti, con e senza disabilità, in oltre 45 paesi, è stato presentato oggi presso la sala ‘Paolo Rossi’, all’interno della sede della Figc. Un’occasione per diffondere, attraverso lo sport, una cultura dell’inclusione che educhi alla comprensione e alla valorizzazione della diversità in ogni sua espressione. Il focus della manifestazione, che si svolgerà dal 25 maggio al 2 giugno, sarà infatti incentrato sul ‘Football for All’, ovvero il calcio per tutti. In Italia l’evento ha il patrocinio della Figc, della Lega Serie A e della Lega Serie B, e conta 9.234 partecipanti, per un totale di 100 tappe. “Ci sono momenti in cui alcune nozioni prevalgono sulle parole. Posso dire di essere particolarmente felice come presidente della Figc, perché ogni anno viene rinnovato questo rapporto con l’European Football Week e Special Olympics, e sono felice perché lo facciamo qui in questa sala, intitolata a un grande campione come Paolo Rossi. Questo a suggello di un rapporto di grande collaborazione tra la federazione e questa splendida realtà”. Queste le parole del numero 1 della Figc, Gabriele Gravina.

“Abbiamo assunto un impegno di grande valenza e spessore che misura il livello di sensibilità della nostra federazione verso attività e progetti di questo tipo – aggiunge il presidente della Federcalcio -. Siamo orgogliosi dell’entusiasmo che abbiamo toccato con mano e che abbiamo ereditato. Proprio di questo entusiasmo vogliamo essere depositari, lo dobbiamo custodire, ma soprattutto lo dobbiamo alimentare giorno dopo giorno”. Alla conferenza ha preso parte anche il presidente della divisione paralimpica, Franco Carraro: “Nel 1981 ho scoperto che per le persone che hanno problemi, lo sport è ancora più importante, rispetto ad altre, perché migliora la qualità della vita. Conosco da 60 anni l’organizzazione Special Olympics. Il calcio al suo interno litiga spesso però devo dire che tutti, Federazione, Serie A, B, C, Lega Dilettanti, settori giovanili, allenatori e calciatori sono d’accordo sull’idea di dare una mano al calcio paralimpico. Questo è un fatto positivo”.

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