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Tour de France 2023, pagelle quindicesima tappa: a Poels la sfida dei Wout, Pogacar non sorprende Vingegaard

Wout Poels
Wout Poels - Foto LiveMedia/DPPI/Laurent Lairys

Le pagelle della quindicesima tappa del Tour de France 2023. Una frazione durissima con tante salite, con l’arrivo in quota e con una fuga monstre da 35 uomini. Alla fine, si riduce tutto a un duello tra i due Wout, Wout Poels e Wout Van Aert, e quest’ultimo ancora una volta si ritrova a dover fare i conti con qualcuno più bravo. Rimanda l’appuntamento con la vittoria il versatile corridore della Jumbo Visma, giornata di gloria invece per il ciclista della Bahrain Victorious. E i big? Pogacar, come da pronostico, attacca, ma in modo abbastanza sterile, Vingegaard tiene botta e i due arrivano a braccetto. Di seguito i voti ai protagonisti.

WOUT POELS voto 10 Perfetto il timing in cui ha salutato tutti e se ne è andato in solitaria per vincere, il ritmo imposto alla fine fa la differenza: cala ma gestisce, poi riparte a tutta e non ce n’è per nessuno. Che vittoria.

WOUT VAN AERT voto 7 Secondo posto prezioso in una delle tappe più belle, ma beffardo ancora aver trovato sulla sua strada qualcuno in grado di negargli la vittoria. Si rifarà? Manca ormai sempre meno.

GIULIO CICCONE voto 5 E’ vero, si è preso la maglia a pois, ma potevano esserci più punti e persino una vittoria di tappa. Nel momento più delicato, si lascia probabilmente sfuggire Van Aert e resta sulle sue. Mancavano le gambe? Dubitiamo, è mancata un po’ di prontezza.

TADEJ POGACAR voto 6 Qualche bluff, l’attacco nel finale che sembra più un atto dovuto che convinto. Non fa la differenza, ma non era forse qui che doveva farla. Dieci secondi sono pochissimi come tantissimi, il giorno di riposo gli servirà e recuperare le energie.

JONAS VINGEGAARD voto 8 Inscalfibile dall’attacco di Pogacar, maturo nel finale in cui tiene la ruota e non si scompone nemmeno quando Adam Yates viene mandato in avanscoperta. Bravo.

IL “TIFOSO” COL CELLULARE voto 0 Probabilmente più grave se si tratta di un gesto involontario, perché i corridori rischiano la vita con quelle cadute, e già si cade abbastanza da soli e non serve l’intervento esterno. Ma se come sembra dal video quel braccio è messo lì in modo voluto e doloso, allora che venga subito rintracciato l’autore della follia.

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