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Swiatek-Sabalenka, di nuovo. Iga va a caccia del tris a Roma, Aryna cerca la rivincita dopo Madrid

Aryna Sabalenka e Iga Swiatek
Aryna Sabalenka e Iga Swiatek - Foto Jose Ignacio Viseras/IPA Sport

Quattordici giorni dopo la splendida finale di Madrid, Iga Swiatek e Aryna Sabalenka tornano ad affrontarsi e lo fanno agli Internazionali d’Italia, sempre con un titolo in palio. E’ ancora presto per parlare di una rivalità come quella tra Serena Williams e Maria Sharapova, ma non si può negare che la polacca e la bielorussa si stiano affermando come le due giocatrici più forti del circuito Wta, tanto che il loro numero di precedenti è arrivato in doppia cifra (Swiatek conduce 7-3). A sugellare la loro superiorità su tutte le altre sono proprio i numeri: basti pensare che sono la “coppia” che in questo secolo ha trascorso più settimane consecutive in top 2 (indipendentemente da chi fosse numero 1 e chi numero 2), ben 68.

DOVE VEDERE LA FINALE

Non sorprende dunque che a contendersi il titolo al Foro Italico siano loro due, le giocatrici più in forma nonché le due più forti. Il loro percorso a Roma è stato però ben diverso, esattamente come accaduto a Madrid. Alla Caja Màgica, Swiatek perse 20 game per arrivare in finale mentre Sabalenka ben 60: eppure fu la bielorussa ad avere 3 championship point prima di arrendersi solo al tie-break del terzo set. Discorso simile al Foro, con la polacca che ha lasciato per strada 28 game ma neanche un set (a Madrid ne aveva invece perso uno, ai quarti contro Haddad Maia) e la bielorussa 43, vincendo però in rimonta sia all’esordio contro Volynets che agli ottavi contro Svitolina (annullando anche due match point).

Numeri interessanti ma utili fino a un certo punto, sia perché la finale è una partita secca in cui tutto ciò conta relativamente, sia perché molta differenza la fanno anche le avversarie incontrate e il loro stato di forma. Fatto sta che all’atto conclusivo ci sono arrivate sempre loro due e tutto lascia presagire ad un altro scontro avvincente dopo quello di Madrid. A scendere in campo con i favori del pronostico sarà ovviamente Swiatek, regina della terra rossa e potenzialmente ancora più agevolata dalle condizioni visto che in Spagna si giocava in altura mentre a Roma no, anzi le condizioni sono simili a quelle di Parigi. Non è un caso infatti che la 22enne di Varsavia abbia vinto due volte il Roland Garros e anche due volte gli Internazionali d’Italia, nel 2021 e nel 2022 prima di ritirarsi nel match di quarti contro Rybakina nel 2023. Il suo obiettivo è dunque calare il tris, per prendere il largo nella Race e per ritoccare ulteriormente il suo record di punti (attualmente ne ha 11.345, mentre in caso di vittoria salirebbe a 11.695).

Per Sabalenka invece si tratta della prima finale in carriera a Roma e, oltre al sogno titolo, c’è anche la speranza di prendersi la rivincita dopo la dolorosa sconfitta rimediata a Madrid, in cui era andata vicinissima al titolo. A prescindere da come andrà, non si può negare che il suo torneo sia stato molto positivo, così come positivi sono i segnali in vista del prosieguo della stagione. Sabalenka sta infatti trovando una grande continuità (che spesso le è mancata) e soprattutto sta sfoggiando un gioco estremamente completo, fatto di variazioni come le palle corte oppure dei servizi meno spinti ma più lavorati (anche per necessità, visti i problemi alla schiena accusati contro Svitolina). Fatto sta che se riesce a tenere testa a Swiatek su una superficie come la terra battuta, non dovrebbe avere problemi a farlo su cemento ed erba.

L’appuntamento con la finale è alle ore 17 in un Centrale gremito che – stando alle indicazioni di queste settimane -, sembrerebbe propendere leggermente per Sabalenka. La speranza è che ne venga fuori una bella partita, combattuta e piena di pathos. E che vinca la migliore!

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