
Jannik Sinner - Foto Andrea Rosito / IPA Sport / IPA
Nello Slam parigino il numero uno del mondo trionfa senza problemi. Eliminata invece Elisabetta Cocciaretto
Si conclude per quanto riguarda il tennis italiano questo giovedì 29 maggio di Roland Garros. Prima di andare a vedere nel dettaglio com’è andata, faccio subito un recap generale con l’eliminazione purtroppo prevedibile di Elisabetta Cocciaretto, la vittoria altrettanto sicura già prima del match di Jannik Sinner e il successo di Flavio Cobolli nel derby contro Matteo Arnaldi.
Così facendo, la tennista classe 2001 saluterà lo Slam parigino dopo essersi tolta la soddisfazione di vincere il primo turno alla grande contro Taylor Townsend, lucky loser rientrata in corsa. Sinner invece sfiderà Jiri Lehecka per la quarta volta in carriera (3-0 Jannik) mentre Cobolli se la vedrà con Alexander Zverev in un match inedito.
Sinner sorride, Cocciaretto no. Cobolli di qualità
Andiamo in ordine cronologico e analizziamo in primis il ko di Cocciaretto. Come anticipato, era molto prevedibile questo epilogo dato che davanti a sé aveva Ekaterina Alexandrova, una tennista che magari non ruba le copertine ma capace di grandi come. Quest’anno per esempio ha battuto tra le altre Jessica Pegula (due volte), Mirra Andreeva, Qinwen Zheng e anche Aryna Sabalenka. Stavolta è toccato alla nostra Cocciaretto, sconfitta 6-1 6-3 in un’ora e dodici minuti.
Sinner invece ha giocato un match che passerà la storia del tennis francese. Infatti Richard Gasquet, che già aveva annunciato l’addio al Roland Garros prima di partecipare, ha confermato post gara che questa contro Jannik è stata l’ultima della sua intera carriera. Insomma, un onore anche per Sinner che non ha avuto problemi a superarlo 6-3 6-0 6-4 in meno di due ore.

Infine c’è stato un derby italiano al cardiopalma tra Flavio Cobolli e Matteo Arnaldi, un match sulle montagne russe vinto dal numero 26 al mondo. Dopo due 6-3 iniziali per il classe 2002, Arnaldi ha riaperto a gara al tiebreak salvo poi crollare 6-1 al quarto set. Vittoria decimante meritata per Cobolli.