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Roland Garros 2024, day 2: Sinner vince in campo e in amore, Nadal saluta Parigi (per sempre?)

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto Pawel Andrachiewicz / PressFocus/IPA

Ventisette giorni dopo l’ultimo match giocato, a Madrid, Jannik Sinner è tornato in campo a Parigi e lo ha fatto con una vittoria. 6-3 6-3 6-4 il punteggio con cui ha sconfitto Chris Eubanks in poco più di due ore, in un match mai in discussione ma utile per fare il punto della situazione sulle condizioni fisiche dell’azzurro. Ad eccezione di un comprensibile calo nel finale, Sinner è apparso in buona forma e affatto dolorante all’anca, seppur toccandosi di tanto in tanto la zona e facendo prendere uno spavento ai suoi tifosi.

Si è trattato però di una vittoria talmente di routine che si è finito per parlare di più della sua relazione con la tennista russa Anna Kalinskaya, ufficializzata da lui stesso in conferenza stampa. Riservato com’è, ha aperto e chiuso il discorso in pochi secondi, mettendo in chiaro che stanno insieme ma che non tornerà sull’argomento. Poche ore dopo le telecamere lo hanno immortalato, tutto incappucciato, sul Campo 14 che faceva il tifo per lei nel match (vinto) contro Burel.

Una scelta normalissima ma non scontata visto che in contemporanea sul Philippe Chatrier si giocava il match che nessuno al mondo voleva perdersi, quello tra Rafa Nadal e Alexander Zverev. Per dare l’idea dell’importanza della partita, basti pensare che sugli spalti – a poche fila di distanza l’uno dall’altro – erano presenti Carlos Alcaraz, Iga Swiatek e Novak Djokovic. Purtroppo l’esito non è stato quello che la gran parte degli appassionati di tennis si augurava visto che Zverev ha prevalso in tre set e – ad eccezione del secondo, in cui Rafa ha servito per chiudere sul 5-4 – lo ha fatto con grande autorevolezza, pur impiegando oltre tre ore di gioco. Se da un lato c’è l’amarezza per un sorteggio beffardo – probabilmente questa versione di Nadal avrebbe battuto il 90% dei giocatori presenti in tabellone – dall’altro c’è la consapevolezza che Nadal è in salute e potrà togliersi qualche soddisfazione da qui a fine stagione, magari proprio a Parigi per le Olimpiadi, ultimo grande appuntamento sul rosso. Per quanto riguarda il Roland Garros, è probabile che questa sia stata la sua ultima apparizione, ma mai dire mai…

Oltre a Sinner, tanti altri italiani sono scesi in campo in questo day 2 a Parigi e si è addirittura sfiorato l’en plein. Lorenzo Musetti ha liquidato in tre comodi set il colombiano Galan, regalandosi il secondo turno con Gael Monfils. Matteo Arnaldi si è confermato la bestia nera del francese Arthur Fils e l’ha battuto per la terza volta in carriera (su tre), facendo un passo verso il possibile terzo turno con Rublev (prima c’è un altro francese, Muller) e soprattutto verso le Olimpiadi. Fabio Fognini ha invece approfittato di un problema fisico che ha frenato l’olandese van de Zandschulp per imporsi in tre rapidi set e raggiungere il secondo turno, dove lo attende Tommy Paul.

Vittoria anche per Jasmine Paolini, la quale ha dovuto fare i conti solo con la pioggia, che l’ha fermata a più riprese. Non le ha invece creato problemi l’australiana Daria Saville, ko in due parziali. E a mezzanotte passata è arrivato anche il successo di una straordinaria Elisabetta Cocciaretto, capace di estromettere in rimonta la semifinalista dello scorso anno, Beatriz Haddad Maia, grazie ad una prestazione sensazionale e costellata di vincenti. Chi non è riuscito a portare a casa il proprio match è stato Mattia Bellucci, che al primo quinto set della carriera ha ceduto a Frances Tiafoe, lasciando il campo a testa altissima.

Per quanto riguarda gli altri match di giornata, non ci sono stati grandi scossoni al maschile. Oltre a Fils, l’unica altra testa di serie eliminata è stata Cameron Norrie, sorpreso da Kotov. Comode vittorie invece per Stefanos Tsitsipas, Karen Khachanov e Francisco Cerundolo. Prima vittoria a Parigi per Ben Shelton, mentre Sebastian Baez ha rischiato più del previsto, ma ha vinto il derby sudamericano con Gustavo Heide, giustiziere di Matteo Gigante al turno decisivo delle qualificazioni.

E nel femminile? Una tranquilla giornata in ufficio per quasi tutte le big. Iga Swiatek ha lasciato appena tre giochi alla francese Jeanjean, mentre Coco Gauff è stata ancora più spietata e ne ha concessi solo due alla russa Avdeeva. Avanti anche Jabeur, Vondrousova, Samsonova e Collins. Si confermano infine un incubo gli Slam per Maria Sakkari, battuta in rimonta da Gracheva. Per la greca si tratta della quarta sconfitta al primo turno negli ultimi cinque Major. Negli ultimi nove Slam, invece, il bilancio è di 7 vittorie e 9 sconfitte (mai oltre il terzo turno).

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