
Matteo Arnaldi - Foto Cordon Press / IPA Sipa USA
Matteo Arnaldi è per la seconda volta in carriera ai quarti di finale di un Masters 1000. Obiettivo raggiunto per la prima volta lo scorso anno in Canada e ora pareggiato in quel di Madrid, dove il tennista sanremese si toglie un’altra bella soddisfazione nel suo incontro valevole per gli ottavi. Dopo Coric, Djokovic e Dhuzmur, lo scalpo odierno porta il nome di Frances Tiafoe, sedicesima testa di serie del tabellone nelle capitale iberica. Un’ora e 38 minuti di gioco ha impiegato Arnaldi per avere la meglio sullo statunitense con il punteggio di 6-3 7-5. Ora l’azzurro attende il vincente della sfida tra Jack Draper e Tommy Paul: a prescindere da chi sarà effettivamente l’avversario, Matteo partirà con gli sfavori del pronostico. Ma a questo punto, sognare in grande non è vietato.
LE PAROLE DI ARNALDI
“In questo torneo ho un feeling speciale, avevo già battuto Ruud prima di Djokovic. Sto giocando bene, sono contento, certo aver battuto Nole dà la carica. Sono contento di essere arrivato ai quarti, cercherò di prepararmi al meglio. Sono contento per come ho giocato, sono stato attento dalla prima all’ultima palla. Con Frances avevamo giocato a Wimbledon, avevo perso al quinto. Con lui è sempre complicato. Ho annullato tante palle break, poi gli ho strappato il servizio. Ho sentito pressione alla fine, ma ho rimesso insieme il mio tennis nel finale e ho vinto”.

LA CRONACA DELLA PARTITA
Un primo set deciso da un solo break, giunto alla seconda chanche utile nel sesto game. Arnaldi per lunghi tratti della frazione ha concesso le briciole a Tiafoe, ma è stato bravo sul 5-3 e servizio ad annullare ben tre occasioni del controbreak al suo sfidante, prima di conquistare il set.
Nel secondo parziale, dopo aver annullato due palle break nel terzo game, Arnaldi strappava il servizio all’americano sul 3-3. Come accaduto nel set d’apertura, Matteo tremava un po’ nel momento topico, e questa volta permetteva a Tiafoe di rientrare sul 5-5. La parità durava però poco, perché nell’undicesimo gioco l’italiano toglieva un’altra volta il servizio all’avversario e questa volta chiudeva per 7-5 al primo match point a disposizione.