In Evidenza

Masters 1000 Cincinnati, Alcaraz-Djokovic in finale. Battuti Hurkacz (che spreca un match point) e Zverev

Carlos Alcaraz e Novak Djokovic
Carlos Alcaraz e Novak Djokovic - Foto Ray Giubilo

Numero uno contro numero due al mondo. Carlos Alcaraz e Novak Djokovic si sfideranno nella finale del Masters 1000 di Cincinnati, in programma questa sera alle 22:30. Lo spagnolo ha battuto in tre set Hubert Hurkacz 2-6 7-6(4) 6-3, mentre il serbo 23 volte campione slam ha frenato i sogni di finale di Alexander Zverev, battuto 7-6(5) 7-5. Djokovic non ha perso un set sul cemento statunitense nel percorso che l’ha condotto alla sua 57esima finale in un 1000 in carriera. Zverev – che aveva battuto Nishioka e Medvedev – deve arrendersi in due ore e sei minuti. Djokovic cancella subito tre palle break al primo game, mentre il tedesco parte con autorevolezza al servizio, almeno fino al decimo gioco quando si trova costretto a salvare tre set point. Si va al tie break, dove è il serbo ad imporsi 7-5. Nel secondo set Djokovic strappa il servizio in apertura e riesce a confermare il vantaggio nei successivi game. Zverev però è ad un livello alto e lo dimostra pareggiando il conto al decimo game. Djokovic non subisce il contraccolpo e si riprende il break di vantaggio subito dopo, chiudendo poi sul 7-5.

Se il serbo non ha mai perso un set a Cincinnati, Alcaraz ha conquistato i passaggi del turno al set decisivo nelle sue quattro partite e in semifinale contro Hurkacz si è trovato costretto a cancellare un match point. Il polacco nel primo set salva due palle break in apertura, ma trova la forza di portarsi sul 3-0. Alcaraz non sfrutta altre due palle per pareggiare il conto e all’ottavo game perde nuovamente la battuta per il 6-2 definitivo che sorride a Hurkacz. Nel secondo set, Hurkacz trova il modo per salvare la settima palla break dell’incontro, ma al decimo game non capitalizza un match point sul 4-5. Al tie break la spunta lo spagnolo 7-4. Il momento della svolta. Alcaraz mette la freccia nel terzo set, issandosi sul 4-1 e chiudendo poi 6-3 dopo due ore e diciannove di gioco. Ora la sfida ai vertici mondiali. Lo spagnolo è sicuro di restare numero 1 fino allo US Open.

SportFace