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Malagò: “Lo sport italiano è sotto attacco, intanto tutto il mondo lo invidia”

Giovanni Malagò
Giovanni Malagò - Foto Osservatorio Promozione Sportiva

“A nome dei presidenti federali, che sono stati protagonisti di un incontro informale sul tema dei mandati, si farà una valutazione su una proposta da presentare sulla quale poi le autorità governative faranno le loro valutazioni. Una proposta di modifica della legge sarà presentata attraverso il Coni, ma come sapete il Coni è spettatore interessato ma non coinvolto”. Lo ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della giunta nazionale di oggi a Palazzo H, riferendosi all’incontro dello scorso 10 gennaio dei presidenti federali, nel quale si è discusso di revisione della legge del 2018 (che fissa a tre il numero dei mandati) alla luce della sentenza del Tar Lazio che rimette gli atti alla Corte Costituzionale. “Nella Giunta di oggi è stata ratificata l’autosospensione della Maccarani”. ha poi annunciato sul caso Farfalle.

Sul momento dello sport italiano: “E’ una fotografia importante, una risonanza magnetica di quello che a volte non traspare. Se non arrivano politiche massicce e mirate, sarà impossibile ripetere questi risultati nell’arco di un paio di decenni”, ha detto commentando il dato del posizionamento dello sport italiano a livello olimpico. “Gli altri crescono a livello di popolazione e noi no. Ma possiamo difenderci con due mezzi, il primo è la competenza, il secondo è il modello, un sistema molto invidiato ma innegabilmente sotto attacco. Cosa si può fare per migliorare? Per prima cosa gli italiani devono fare più figli, perché anche nel breve periodo ci saranno dei problemi. E poi è indispensabile fare chiarezza tra chi si occupa di questa materia, e chi legittimamente si occupa di altre cose anche nel nome dello sport”.

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