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Internazionali d’Italia 2024, due derby azzurri al primo turno: Berrettini-Napolitano e Gigante-Zeppieri. Djokovic e Nadal ancora protagonisti al Foro

Campo Centrale Foro Italico Internazionali
Campo Centrale - Foto Ray Giubilo

Mancheranno Sinner e Alcaraz, ma non mancherà lo spettacolo a Roma. Il tabellone degli Internazionali d’Italia è stato sorteggiato e gli azzurri alla partenza saranno dodici, in attesa delle qualificazioni. L’unica testa di serie è Lorenzo Musetti, che al primo turno potrà beneficiare di un bye ed esordirà al secondo turno contro uno tra Eubanks e un qualificato. Dopo la finale di Cagliari della scorsa settimana, il carrarino tornerà sui campi in cui lo scorso anno ha incantato il pubblico, arrendendosi agli ottavi contro Tsitsipas. Quest’anno per lui il sorteggio è intrigante: l’eventuale terzo turno dovrebbe essere contro Grigor Dimitrov, gli ottavi di finale contro uno tra Fritz e Korda, e l’eventuale quarto contro Zverev.

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Spiccano poi i due derby italiani al primo turno: Matteo Gigante se la vedrà con Giulio Zeppieri, mentre Matteo Berrettini sfiderà Stefano Napolitano, il giocatore a cui ha ceduto la wild card poche ore fa. Il romano, non al meglio fisicamente, tornerà al Foro Italico dopo due anni di assenza, con l’obiettivo di fare bene davanti al proprio pubblico. Esordio non semplice per Matteo Arnaldi contro Tomas Machac, giocatore poliedrico che però non ama particolarmente la terra rossa. Sorpresa della superficie, invece, è stato Dusan Lajovic: semifinale a Barcellona e sconfitta al primo turno di Madrid per lui, che sarà il primo avversario di Lorenzo Sonego a Roma.

Il tabellone completo

Il percorso di Matteo Berrettini nel torneo lo potrebbe portare a un secondo turno contro Ugo Humbert, prima di una sfida di terzo turno che, speriamo, potrebbe portarlo a un altro derby: contro Matteo Arnaldi. Il sanremese, infatti, potrebbe superare Nicolas Jarry al secondo turno e proiettarsi verso la sfida tricolore che aprirebbe a uno dei due la strada verso l’ottavo di finale contro Andrey Rublev. Intrigante l’esordio di Luciano Darderi, che sfiderà Denis Shapolavov, entrato in tabellone con il ranking protetto, e potrebbe incrociare Mariano Navone al secondo turno.

Ancora non si conosce il nome dell’avversario di primo turno di Flavio Cobolli, sorteggiato con un qualificato e pronto a prendersi l’accesso al secondo turno, dove lo attende Sebastian Korda. Wild cardo per Fabio Fognini, che dividerà il campo con Daniel Evans, senza vittorie sulla terra rossa da Barcellona 2023. Fabio, che ha da sempre un rapporto strettissimo con gli Internazionali d’Italia, potrebbe affrontare Taylor Fritz al secondo turno, e guai a dare per scontato l’esito della sfida. Luca Nardi scenderà in campo contro Daniel Altmaier e potrebbe regalarsi al secondo turno la sfida con il vicecampione in carica Holger Rune. Avversario tedesco anche per Andrea Vavassori, impegnato contro Dominik Koepfer.

Nole e Rafa: gli eterni

Nella città eterna quest’anno tutti si aspettavano una sfida tra i nuovi dominatori del circuito ma, senza Sinner e Alcaraz, ora la possibilità che in fondo arrivi ancora Novak Djokovic è molto concreta. Il serbo guarda tutti dall’alto ed esordirà contro Safiullin o un qualificato, prima di vedersela con Tabilo al terzo turno. L’ottavo dovrebbe presentare una sfida con Francisco Cerundolo o Karen Khachanov. Il quarto di finale potrebbe essere complicato e affascinante, contro Casper Ruud, in una sfida ormai classica della terra rossa. La semifinale proiettata contro Zverev sarebbe il penultimo atto prima della finale con uno tra Rublev e Medvedev, campione in carica ma ancora in dubbio a poche ore dalla partenza del torneo.

Nole ha trionfato sei volte a Roma, ma il giocatore più titolato si trova dall’altro lato del tabellone. Rafa Nadal, dieci volte campione e recordman, è già in Italia e si sta preparando per un’altra campagna in preparazione al Roland Garros. Il maiorchino esordirà contro un qualificato, ma già al secondo turno potrebbe trovarsi di fronte a Hubert Hurkacz, prima eventualmente di Etcheverry e poi Rune. Non certo un cammino facile, ma chissà che l’aria di Roma non possa trascinare lo spagnolo verso un’altra impresa.

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