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Challenger Phoenix 2024: Berrettini si arrende in finale, Borges di nuovo campione in Arizona

Matteo Berrettini
Matteo Berrettini - Foto Ray Giubilo

Il sogno di Matteo Berrettini di tornare con un titolo 175 si interrompe in finale. Al Challenger di Phoenix è Nuno Borges a confermarsi campione, lui che aveva vinto in Arizona anche nel 2023, e così per l’azzurro, che aveva trionfato in questo torneo nel 2019, niente titolo ma tante sensazioni positive in vista dei prossimi appuntamenti, a cominciare da Miami dove entra in tabellone con il ranking protetto. Alla fine, dopo due ore di gioco, e non pochi rimpianti, Berrettini si arrende con un 7-5 7-6(4) che testimonia come siano stati i dettagli a fare la differenza: nel primo set il romano classe 1996 avanti di un break si fa rimontare, nel secondo rimonta lui, poi però al tie-break parte bene per poi cedere alla distanza.

Nel primo set Berrettini parte come meglio non potrebbe: break in avvio, poi lo conferma servendo benissimo e tenendo la battuta con grande rendimento della prima. Poi per l’azzurro un turno meno agevole, che si risolve ai vantaggi ma senza palle break concesse, quindi un altro servizio tenuto a zero, poi però ecco che nell’ottavo gioco c’è un clamoroso passaggio a vuoto del classe 1996, che consente a Borges di riportarsi in parità trovando il controbreak. Sliding door nel nono gioco, visto che Berrettini avrebbe una grande opportunità per il nuovo break, ma alla fine il portoghese la annulla e si porta sul 5-4. Sembra tutto apparecchiato per il tie-break decisivo, invece Berrettini smarrisce la giusta strada nel dodicesimo game e subisce ancora break, perdendo così per 7-5 il primo set tra molti rimpianti.

Nel secondo set, entrambi trovano tanta resa dalla prima al servizio e non c’è nemmeno la parvenza di palle break nei primi sette turni di battuta, tre di questi tenuti a zero, due da Berrettini. Che però è il primo ad andare in crisi: va sotto 15-40, e alla seconda opportunità il portoghese trova il break e si porta per 5-3, potendo servire per il match. Ma l’azzurro dimostra a tutti di che pasta è fatto e che giocatore è stato appena fino a dodici mesi fa: trova il controbreak in risposta e poi servendo bene ritorna perfettamente in parità in un secondo set assolutamente imprevedibile, dove ci sono persino due palle break per l’italiano nell’undicesimo gioco. Si va invece al tie-break e anche qui tanti rimpianti per Matteo: prima l’immediato minibreak e il 3-0, poi però comincia a perdere efficacia il suo servizio e alla fine cederà per 7-4. Borges si conferma campione in Arizona, Berrettini ora sa che può tornare ad alti livelli.

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