In Evidenza

Australian Open 2024, si alza la posta in palio: Sinner all’esame Khachanov per l’accesso ai quarti

Jannik Sinner
Jannik Sinner - Foto CHINE NOUVELLE/SIPA/2401141047 /IPA Sport

Un italiano che si gioca l’accesso ai quarti di finale in una prova dello Slam da qualche anno a questa parte – in particolar modo per merito di Jannik Sinner e Matteo Berrettini – non è più una notizia da prima pagina, ma è fortunatamente diventata una piacevole abitudine. A Melbourne, per il terzo anno consecutivo il nostro fenomeno nativo di San Cadido risponde presente all’appello con la seconda settimana dello Slam Down Under. Due anni fa arrivò il netto successo ai danni di Alex De Minaur per poi fermarsi ai quarti contro Stefanos Tsitsipas, mentre nella passata edizione il greco decise di fermare la corsa dell’azzurro con un turno d’anticipo.

Domenica 20 gennaio alle ore 06:00 sulla Margaret Court Arena, Jannik avrà dall’altro lato della rete un ostacolo tutt’altro che banale in Karen Khachanov, testa di serie numero 15 del seeding. Il russo – esploso tutto d’un tratto ad altissimi livelli nell’autunno del ’18 quando si aggiudicò il titolo di Parigi Bercy battendo in finale Novak Djokovic – ha fatto fatica negli anni successivi a trovare la sua dimensione sul circuito. Ma specialmente quando è tempo di Grand Slam il suo lo fa sempre in maniera egregia: cinque volte nei quarti di finale e in due di queste occasioni è poi riuscito a spingersi fino al penultimo atto della manifestazione. Una volta, lo scorso anno, proprio qui a Melbourne, l’altra qualche mese prima a Flushing Meadows. E ne è ben consapevole anche Jannik, che rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa ha parlato di una “partita tosta perché lui si esalta sempre negli Slam, e ogni volta che ci siamo affrontati sono sempre stati match lunghi e spesso conclusi con tie-break”.

Tutte verità, quelle pronunciate dall’allievo di Cahill e Vagnozzi, seppur i precedenti sono un po’ datati. L’ultimo risale al torneo di Miami del 2021 (quello perso in finale contro Hurkacz dall’altoatesino) e vide Jannik imporsi dopo una lotta di quasi tre ore. Un paio di mesi prima, in una Melbourne in semi-lockdown causa covid la soglia delle tre ore fu abbattuta, con un altro successo dell’attuale n°4 della classifica per 7-6 al terzo annullando un match point. Il primo dei tre scontri diretti ufficiali è invece anche l’unico vinto dal russo, al termine – chiaramente – dell’ennesima maratona. Anche in quel caso si vivevano situazioni di lockdown, il palcocenico era quello di una New York vuota e Khachanov vinse 7-6 al quinto set un match in cui un giovane Sinner aveva giocato alla grande i primi due set prima di iniziare ad avvertire problemi di natura fisica che lo condizionarono per tutto il resto della sfida.

“Abbiamo uno stile di gioco simile, ci piace giocare di ritmo e anche fisicamente siamo giocatori che si muovono e coprono bene il campo. Lui comunque è migliorato moltissimo, anche al servizio ha fatto dei passi avanti”, ha aggiunto la quarta forza del torneo analizzando il matchup contro il suo avversario. Non c’è dubbio, si tratta di un ostacolo di caratura senz’altro superiore rispetto a quelli affrontati e dominati finora. E probabilmente sarà uno degli aspetti fondamentali di questa vigilia, ovvero “prepararsi alla lotta”. Fin qui Jannik ha di fatto passeggiato, mentre dal match di domenica potrebbero nascere situazioni di lotta ed equilibrio alle quali l’azzurro dovrà in fretta riabituarsi. Sinner ha impressionato nel corso della prima settimana ed è super-favorito per l’accesso ai quarti, ma questo può essere considerato il suo match di “benvenuto” nel torneo.

SportFace