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Nuoto di fondo, Italia 4×1500 d’argento. Paltrinieri: “Mai facile vincere una medaglia”

Gregorio Paltrinieri
Gregorio Paltrinieri - Foto Giorgio Perottino e Andrea Masini DBM

Si chiude con l’argento dell’Italia nella 4×1500 il programma del nuoto di fondo ai Mondiali di Doha. Un secondo posto che fa male, arrivato dopo uno sprint in cui ha avuto la meglio l’Australia. Ce l’ho messa tutta. Ho chiesto scusa ai ragazzi perché sono stati bravissimi. Ci siamo divertiti, ci proveremo alla prossima. In fondo lo spirito della staffetta è questo anche se ovviamente mi dispiace non essere riuscito a mantenere il primo posto. Sapevo che sarebbe stato difficile staccare l’australiano. Così come sapevo che sarebbe rimasto nella mia scia. Ho provato nell’imbuto a destabilizzarlo con qualche cambio di direzione, ma è più veloce sul breve e non sono riuscito ad arginarlo”, ha dichiarato Domenico Acerenza, superato nei metri finali dall’australiano Lee.

“Abbiamo deciso di invertire le frazioni tra me e Mimmo perché il mio compito sarebbe stato quello di recuperare e il suo di chiudere. La mia frazione è stata molto buona e la strategia ha pagato. E’ stata una grande staffetta”, ammette Gregorio Paltrinieri. “Conquistare la medaglia non è mai facile e noi ci stiamo ripetendo anno dopo anno. Vorremmo che fosse sempre oro, ma non è sempre possibile”, ha spiegato il carpigiano. “Sapevamo che negli ultimi metri Domenico avrebbe dovuto affrontare il più forte sprintista del circuito. Mimmo ha provato a staccarlo, con qualche accelerata, qualche strappo. Ha provato fino alla fine ad arginarne la progressione. E’ arrivato un buon argento”. 

“Sono contenta per la mia frazione. È la prima volta che vi partecipo e ho solo da imparare. Gabbrielleschi mi ha dato un cambio perfetto. Sapevo che non dovevo pensare agli altri, ma concentrarmi su me stessa per far partire da una buona posizione Paltrinieri e Acerenza, i nostri supereroi. Questa medaglia è di tutto il gruppo, che ha contribuito al risultato con competitività interna e livello sempre alto”, le parole di Arianna Bridi. 

“Più di così sarebbe stata dura. Sono contenta di essere tornata a nuotare la staffetta e di aver offerto una buona prestazione. In queste gare la strategia è molto importante. Anche perché schierando due coppie per genere è necessario gestire bene le frazioni. Per noi femmine è importante mantenere le posizioni. Il mio compito era placcare l’australiana. Ci sono riuscita e ho nuotato in buone posizioni”, sostiene Giulia Gabbrielleschi.

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