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Atp 500 Pechino, Musetti ritrova Alcaraz: vincere si può

Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti - Foto Ray Giubilo

A quasi quattro mesi di distanza dall’ultima volta sarà ancora Lorenzo Musetti contro Carlos Alcaraz. Da quella sfida del 4 giugno, valida per gli ottavi di finale del Roland Garros dalla quale il carrarino uscì battuto per 6-3 6-2 6-2 senza praticamente mai entrare in partita. Una sconfitta che era sembrata una lezione troppo dura per l’attuale numero 2 d’Italia, reo, a suo dire, di aver approcciato con troppa sufficienza il match.

Una nuova occasione si riproporrà all’azzurro al China Open, nella partita in programma come terzo match a partire dalle 6.30 sul Diamond Court: in palio un posto nei quarti di finale dell’ATP 500 che si sta disputando sui campi in cemento dell’Olympic Green Tennis Centre di Pechino.

Musetti arriva in grande forma al quarto confronto diretto con il favorito numero 1 della rassegna cinese. Dopo aver raggiunto la semifinale del Chengdu Open, l’allievo di Simone Tartarini ha dato continuità agli ottimi risultati ottenuti la scorsa settimana battendo al debutto Karen Khachanov con lo score di 6-3 6-1 6-2, grazie ad una prestazione davvero convincente contro un avversario che aveva appena vinto il quinto titolo della sua carriera.

Alcaraz arriva invece a Pechino dopo la delusione subita agli US Open contro Daniil Medvedev, in quella semifinale persa che aveva spezzato il sogno dello spagnolo di giocare l’attesissima finale con Djokovic e che gli aveva negato la possibilità di confermarsi campione a Flushing Meadows. Lo spagnolo sembra aver già voltato pagina, grazie alla vittoria ottenuta al debutto su Yannick Hanfmann con un convincente 6-4 6-3.

Non solo quello del Roland Garros. Come detto, sarà il quarto confronto diretto tra Musetti e Alcaraz. Il primo risale alla semifinale del Challenger di Trieste del 2020, dove ad imporsi fu lo spagnolo per 7-5 2-6 6-3. Il secondo incrocio Lorenzo farà fatica a dimenticarlo. Nel 2022 ad Amburgo fu infatti proprio il classe 2003 di Murcia l’avversario che Musetti dovette battere in finale (6-4 6-7(6) 6-4) per conquistare il primo titolo della sua carriera a livello di circuito maggiore.

È vero, la superficie dovrebbe ulteriormente favorire lo spagnolo, ma questo Musetti ha dimostrato di poter far male anche sul cemento e limitando gli errori e sfruttando le occasioni che Alcaraz concederà, pensare di vincere non è un’utopia.

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