
Pallina da golf - Foto Robert Perry PA Wire/PA Images / IPA
Riparte la corsa verso le cinque “carte” per l’HotelPlanner Tour 2026. In campo Vecchi Fossa, Romano e altri azzurri con ambizioni importanti.
Dopo oltre un mese di pausa, è finalmente ripreso l’Alps Tour 2025 con la seconda edizione del Longwy Alps Open, in programma da oggi al 6 settembre sul percorso dell’UGolf Longwy International. Una tappa decisiva, visto che mancano solo quattro eventi alla conclusione della stagione e alla definizione dei cinque posti per l’HotelPlanner Tour 2026.
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Il field è di altissimo livello: 123 concorrenti in rappresentanza di 17 nazioni, tra cui 25 italiani, con ben 18 giocatori tra i primi 20 dell’ordine di merito e tutti i principali protagonisti di questa stagione.
La situazione in classifica
In corsa per la promozione diretta ci sono lo spagnolo Alvaro Hernandez Cabezuela (n. 3) e l’azzurro Andrea Romano (n. 8): entrambi hanno già conquistato due successi stagionali e, in caso di terzo titolo, salirebbero immediatamente sul tour maggiore. Attualmente tra i qualificati ci sono anche lo spagnolo Javier Barcos (n. 1), il connazionale Javier Calles Roman (n. 5), l’italiano Jacopo Vecchi Fossa (n. 2) e il francese Quentin Debove (n. 4), sempre costante anche senza vittorie.
Subito dietro premono altri big già a segno quest’anno: gli spagnoli Asier Aguirre Izcue (n. 7) e Jorge Maicas (n. 9), l’olandese Jerry Ji (n. 10) e l’irlandese Ronan Mullarney (n. 6), regolare nei piazzamenti anche senza successi.
Gli italiani al via
Oltre a Vecchi Fossa e Romano, che partono tra i favoriti, altri tre azzurri mantengono concrete chance di scalare la classifica in caso di vittoria: Filippo Bergamaschi (n. 14), Luca Memeo (n. 16) e Manfredi Manica (n. 17). Attesi a una buona prestazione anche Mattia Comotti, Marco Florioli, Giovanni Manzoni e Gianmaria Rean Trinchero.
Formula e montepremi
Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche, con un montepremi complessivo di 47.500 euro e un primo premio da 6.900 euro. Brasile e Argentina rappresentano le presenze extraeuropee in un field che si annuncia molto competitivo.
Gli occhi saranno puntati sugli azzurri: con quattro tornei ancora da giocare, ogni colpo può essere decisivo nella corsa alle cinque carte per il grande salto.