
Edoardo Molinari - Foto LiveMedia/Fabrizio Corradetti
In Toscana, all’Argentario Golf Club, comincia bene l’82esimo Open d’Italia per l’Italia, che porta tre azzurri in top ten. Al comando l’inglese Dan Bradbury, precede di un colpo il pugliese e il norvegese Halvorsen.
Ottimo inizio degli azzurri nell’82° Open d’Italia con tre in top ten. Francesco Laporta è al secondo posto con 65 (-5) colpi e Andrea Pavan ed Edoardo Molinari occupano il nono con 67 (-3) sull’impegnativo percorso dell’Argentario Golf Club (par 70) di Monte Argentario (Grosseto), dove è al comando con 64 (-6) l’inglese Dan Bradbury. E sono in alta classifica anche Jacopo Vecchi Fossa e Lorenzo Scalise, 18.i con 68 (-2).
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Il leader, 25enne di Wakefield, pro dal 2022, due successi sul circuito, ha segnato sei birdie senza bogey, e precede di un colpo il pugliese e il norvegese Andreas Halvorsen.
In quarta posizione con 66 (-4) il promettente giovane spagnolo Angel Ayora, l’olandese Wil Besseling, il tedesco Marcel Schneider, l’inglese Brandon Robinson Thompson e il neozelandese Kazuma Kobori e tra i sette concorrenti che affiancano Pavan e Molinari si trovano, tra gli altri, gli inglesi Todd Clements e Andy Sullivan, lo scozzese Calum Hill e lo svedese Mikael Lindberg. Ha probabilmente già perso la possibilità di difendere il titolo il tedesco Marcel Siem, 82° con 71 (+1).
Degli altri azzurri hanno ben tenuto Andrea Romano, che come Vecchi Fossa ha appena vinto un torneo sull’Alps Tour, e Luca Memeo, 39.i con 69 (-1), quindi un colpo in più per Luca Cianchetti e Stefano Mazzoli, 63.i con 70 (par). Nella prima giornata dell’evento, che è stata seguita da 2.100 spettatori, non hanno reso come nelle loro possibilità Guido Migliozzi e Filippo Celli, 82.i con 71 (+1), e Renato Paratore, 108° con 72 (+2).
Le interviste
Francesco Laporta: “Ho buone sensazioni e buoni riscontri in campo già da molto tempo. Il mio obiettivo stagionale sta cambiando. Dal mantenimento della carta, ora punto a scalare l’ordine di merito per diventare un giocatore di Major. In quest’ottica, l’Open d’Italia mi offre l’opportunità di puntare a uno dei due posti per il The Open”. Nel suo score sei birdie e un bogey.
Edoardo Molinari: “Un campo equilibrato, che mi aspettavo così e che non ha dato risposte negative neanche con il vento, consentendomi di applicare le mie strategie. Peccato per il bogey in apertura, ma successivamente le cose sono andate per il verso giusto in una giornata positiva”. Per lui quattro birdie e un bogey.
Andrea Pavan: “Sono partito bene con tre birdie sulle prime quattro buche, poi ho commesso qualche errore, mi sono ripreso nel finale e, pertanto, sono abbastanza soddisfatto. Nei momenti di difficoltà sono rimasto calmo, il vento ha reso qualche volta difficile la scelta del bastone, ma ho sempre cercato di non trovarmi in situazioni complicate”. Ha realizzato sei birdie, un bogey e un doppio bogey.
Jacopo Vecchi Fossa: “Sono contento della prestazione. Sono partito con un po’ di tensione, normale in un Open d’Italia, riuscendo comunque a eseguire buoni approcci e a imbucare i putt giusti. Poi ho preso un buon ritmo fino al termine. Essendo il leader dell’Alps Tour sono sicuramente più tranquillo e le ultime gare, tutte andate bene, mi hanno dato maggior consapevolezza. Il campo va rispettato dal tee, consente di attaccare in alcune buche, ma in altre obbliga a difendersi”. Ha segnato tre birdie e un bogey.