Ginnastica ritmica

Ginnastica ritmica, Maccarani: “Il sistema non è malato, non ho preso di mira nessuna atleta”

Emanuela Maccarani
Emanuela Maccarani - Foto LiveMedia/Valerio Origo

“Sono fiduciosa e contenta che si possano sentire le parti coinvolte in un lavoro così importante come quello della squadra nazionale. Non voglio esprimermi più di tanto, per me è un momento molto importante di qualificazioni e di lavoro. Voglio proteggere queste ragazze, i sacrifici che stanno mettendo nel loro lavoro deve essere rispettati. Questa storia ha colpito duramente il lavoro e gli obiettivi della nazionale”. Lo ha detto l’allenatrice azzurra della ginnastica ritmica, Emanuela Maccarani, dopo l’udienza per il processo sportivo in primo grado per l’accusa di alcune ex allieve di atteggiamenti che hanno provocato loro disturbi alimentari e psicologici. “Mi aspetto di poter continuare nel nostro lavoro, la mia è una missione fatta con professionalità che negli anni ha portato a una evoluzione di questo sport e a dei risultati. Spero che questa situazione possa rientrare perché ha preso una piega che non è quella dello sport di alto livello che è fatto di grande forza d’animo che le atlete devono trovare in loro stesse”.

La ct prosegue: “Sistema malato? Qui si parla di allenamento, non ci sono persone prese di mira, assolutamente ma si parla di correzioni. Sono stupita, non voglio entrare nel merito, ma non esiste parlare di sistema malato, è l’allenamento volto a preparare competizioni difficili e importanti. Che vanno gestite anche in base al momento, non a caso in questa stagione le ragazze hanno subito tanti infortuni”. 

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