Formula 1

Verstappen: “F1 attuale un circo con cose strane, mi sento perso”

Max Verstappen
Max Verstappen - Foto LiveMedia/Florent Gooden/DPPI

Il tre campione del mondo Max Verstappen ha rilasciato un’intervista alla rivista tedesca “Auto, motor und sport”, in cui si è scagliato contro la Formula 1, definendola “un circo con regole strane dove si sente perso“. Pur ammettendo di comprendere i motivi commerciali alla base di certe scelte, l’olandese  non nasconde la sua perplessità su determinati format introdotti di recente, dalla gara sprint all’obbligo di usare tre tipi diversi di pneumatici nelle relative qualifiche, e poi ribadisce: “Per me ci sono troppe gare e sicuramente ne vorrei meno, ma non siamo noi a decidere e nemmeno la Fia. Ma io sostengo sempre: meno gare, più qualità. E le squadre? Solo se sono di buona qualità e non si limitano a riempire il campo“.

Verstappen continua poi con le sue critiche alla gara sprint: “Vista da puro pilota toglie parte della magia, quella che mi dava da bambino accendere la tv e vedere la griglia di partenza chiedendomi come andrà a finire. La sprint ti consente invece più o meno di sapere cosa accadrà il giorno successivo, a meno che non si verifichino circostanze particolari. Inoltre, il vincitore ottiene solo otto punti e le differenze rispetto al secondo o al terzo non sono grandi quindi in genere non ha molta importanza“. Il campione della Red Bull vorrebbe anche che nel weekend della sprint ci fossero due parchi chiusi distinti, uno relativo alla gara della domenica e uno a quella del sabato, dato che se sbagli il venerdì resti bloccato in una certa configurazione della monoposto per il resto del fine settimana: “Fa schifo, perché se sei sulla strada sbagliata, non puoi uscirne“.

Infine, Verstappen è contrario anche al formato della sprint shootout, la qualifica breve per la sprint: “Non mi piace il formato con mescola medio-medio-morbido. Già non sai cosa fare. Solo un giro veloce? Oppure veloce, lento, veloce? Perché abbiamo bisogno di tutte queste cose strane? Anch’io mi chiedo quali siano le regole adesso. Mi sento perso. È come un circo“.

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