
All’Olimpico, in clima surreale per la protesta della Curva Nord, i biancocelesti tornano al successo: Guendouzi segna il vantaggio, Noslin firma il raddoppio al 95’.
La Lazio torna subito a correre. Dopo la sconfitta contro l’Inter, la squadra di Maurizio Sarri batte il Lecce 2-0 all’Olimpico e sale a 18 punti, portandosi a sole due lunghezze dal sesto posto occupato dalla Juventus. Un successo di peso, arrivato in un’atmosfera particolare: la Curva Nord è rimasta vuota per protesta dopo il caso legato alla memoria di Vincenzo Paparelli. Nel prepartita, il presidente Claudio Lotito ha definito la contestazione “strumentale e nata da un presupposto errato”.
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In campo, Sarri ritrova Tavares ma parte con Pellegrini a sinistra. Dopo appena sei minuti il Lecce va in gol con Sottil, ma l’arbitro Arena annulla per un fallo dell’attaccante su Isaksen. La Lazio prende il controllo e costruisce con continuità grazie agli inserimenti di Basic e Guendouzi, vera chiave tattica del primo tempo. Proprio il francese al 29′ firma l’1-0: Basic mette dentro un pallone teso, Guendouzi anticipa tutti in spaccata e batte Falcone, che tocca ma non basta.
Nella ripresa Di Francesco cambia subito inserendo Stulic e Banda, mentre Sarri deve rinunciare a Cataldi per un problema muscolare, sostituendolo con Vecino. Il Lecce parte meglio e si guadagna il primo angolo del match, ma la reazione dura poco. La Lazio trova anche il gol del 2-0 con Dia al 50′, ma Arena – dopo on-field review – annulla per una spinta dell’attaccante su Tiago Gabriel.
La squadra di Sarri insiste: Falcone respinge un colpo di testa di Romagnoli e un tap-in di Isaksen, poi al 72′ è il palo a negare due volte il raddoppio, prima a Guendouzi e poi a Zaccagni in acrobazia. Il Lecce prova a rispondere con Tiago Gabriel, che però calcia debolmente da fuori.
Nel finale, problemi fisici per Gila (dentro Patric), mentre tra i salentini prova a illuminarci solo N’Dri. La Lazio chiude i conti nel quinto dei sette minuti di recupero: rilancio perfetto di Provedel, Noslin brucia Tiago Gabriel, resiste alla sua marcatura e, al secondo tentativo, supera Falcone per il definitivo 2-0.
Un successo che rilancia i biancocelesti e restituisce fiducia alla squadra, in attesa dei prossimi impegni.
