Formula 1

F1, Horner non ci sta: “Basta intrusioni nella mia famiglia. La denuncia contro di me è stata respinta”

Christian Horner Red Bull
Christian Horner - Foto PA Wire/PA Images / IPA

“Sono sposato e ho tre figli, ho una moglie che mi sostiene molto. Ma adesso basta intrusioni nella mia famiglia. Ovviamente si è parlato molto sui media di questo argomento, c’è stata una denuncia, è stata fatta un’indagine in modo molto professionale e la denuncia è stata respinta. Da qui andiamo avanti. Capisco che la questione abbia suscitato grande interesse da parte dei media per diversi motivi ma penso che ora sia il momento di guardare avanti e tracciare una linea. Siamo qui per gareggiare, siamo qui come team di Formula Uno ed è tempo di concentrarci su quello che succede in pista, sulle prestazioni delle macchine e dei piloti, che è quello su cui si dovrebbero puntare i riflettori durante un weekend di Formula Uno”. Lo ha detto Christian Horner, team principal della Red Bull, parlando delle vicende degli ultimi tempi con le indagini interne dopo la denuncia di una dipendente dalle quali è stato assolto: “Tutto si è concentrato in una direzione. Alcuni hanno cercato di trarne beneficio, e forse questo non è il lato bello del nostro sport. Ma non è un problema della Fia, non è un problema della Formula Uno. È una questione aziendale. Una campagna contro di me? Abbiamo avuto un successo straordinario. Ed è su questo che ci concentriamo per il futuro. È davvero giunto il momento di andare avanti. Ci aspetta una stagione impegnativa e competitiva davanti a noi”.

Su Verstappen: “Sono sicuro che resterà fino alla fine del contratto. Ha un grande team attorno a lui, ha grande fiducia in questo team e insieme abbiamo già ottenuto tanto. Si è impegnato con noi fino al 2028 e siamo determinati a portare avanti i successi che abbiamo già avuto”. E sulle parole di Jos, il padre di Verstappen: “Sono chiaramente a conoscenza di quello che è stato detto, ci siamo visti dopo il Gran Premio in Bahrain e mi sono congratulato con lui per la prestazione del figlio. Abbiamo deciso che è nell’interesse di tutti concentrarci sul futuro, sul difendere questi titoli per i quali abbiamo lottato duramente. Abbiamo tutto l’interesse a fare del nostro meglio per Max e speriamo di poter continuare a fornirgli una macchina molto competitiva”. 

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