
Vasseur drammatica Ferrari
Parole importanti sulla situazione attuale della scuderia Ferrari: dopo questa, i fans sono ancor più preoccupati.
Difficile, anzi, quasi impossibile per qualsiasi italiano o appassionato di Formula 1 rimanere indifferente di fronte all’odissea che la scuderia tricolore Ferrari sta affrontando quest’anno. I problemi sono molteplici, i 5 podi ottenuti nel corso della stagione fino ad ora – uniti a nessuna vittoria in un GP iridato – hanno consegnato un bottino magrissimo in mano al team che mal si sposa con i nomi dei piloti che corrono per la squadra.
In questa situazione ci si mette anche l’emorragia di tecnici, ingegneri e designer che hanno lasciato la squadra nell’ultimo anno recandosi alle dirette rivali, da Cadillac a McLaren. Questo momento è probabilmente uno dei più difficili per una squadra che dovrebbe puntare al titolo ma non riesce a farlo, per problemi strutturali che crediamo nascano ben prima della stagione 2025 stessa.
Qualcuno che ha fatto i bagagli nel 2022, ben prima che la squadra arrivasse a questo punto e forse nell’ultimo momento competitivo della scuderia italiana, ha confessato chiaramente di essere molto colpito da quello che sta succedendo. Le sue parole non sono di grande conforto ai tifosi, in ogni caso, considerando che l’anno prossimo competerà con una squadra che a Ferrari potrebbe creare parecchi problemi.
Binotto, da Audi guarda a Ferrari: “Mi dispiace”
Mattia Binotto ha lavorato in Ferrari fino al 2022 in qualità di manager e responsabile del progetto. Un ruolo che dall’anno prossimo, andrà a ricoprire in Audi, pronta per il grande debutto in F1 e probabilmente nuova competitor pericolosa per una Ferrari che a questo punto, rischia di sprofondare ancora più giù in classifica anche di fronte a team di nuova costituzione.

Binotto ha voltato pagina? Non del tutto: il manager dice chiaramente di seguire ancora con affetto la stagione della squadra con il Cavallino Rampante, anche se i suoi obblighi contrattuali lo portano vicino ad Audi: “Soffro anche io come i tifosi. Ed anche per le tante persone che lavorano a Maranello, danno il cuore e non è facile convivere con questi risultati. Posso dire che mi dispiace”.
Le sue parole però non debbono trarre in inganno: non ci sarà nessun trattamento di favore verso la squadra quando si scenderà in pista per giocarsi il mondiale. Binotto conclude così: “Al livello lavorativo ho voltato pagina e ho obiettivi ambiziosi da raggiungere”. Non c’è spazio per i sentimenti in Formula 1. Forse, giusto per pochi attimi di nostalgia come quelli mostrati dal dirigente.