
Hamilton, blackout in pista e futuro incerto: “Siamo crollati fin dal principio. Ora voglio solo tornare a casa”. Parole che sanno già di addio per sette volte campione del mondo.
Il volto tirato, lo sguardo assente. Quando Lewis Hamilton ha raggiunto i microfoni della stampa al termine del GP di Spagna, il suo tono di voce diceva molto più delle parole. La Ferrari numero 44 ha chiuso solo al sesto posto in una domenica che doveva essere di rilancio e che invece ha ribadito una verità sempre più difficile da ignorare: la sua stagione, fin qui, è un enigma irrisolto. Siamo crollati fin dal principio – ha ammesso il sette volte campione del mondo – Non ho mai avuto il passo, e già nei primi giri non ero sicuro di dove stessimo andando. La cronaca di una giornata storta si consuma in poche battute.
Partito dalla quinta casella, Hamilton aveva guadagnato una posizione alla prima curva, ma il ritmo non c’era. La strategia Ferrari ha scelto di lasciar passare Charles Leclerc, che alla fine ha raccolto il terzo gradino del podio, confermando un sorpasso gerarchico sempre più marcato. La Safety Car sul finale ha completato il disastro, con Nico Hulkenberg che ha avuto la meglio anche grazie a un tempismo favorevole nel rientro ai box. Forse dobbiamo rivedere cosa non ha funzionato con le gomme, ma adesso voglio solo tornare a casa – ha concluso Hamilton, lasciando ai tecnici di Maranello il compito di raccogliere i cocci.
Hamilton ai minimi termini, addio Ferrari
Ma il vero punto non è solo Barcellona. Dopo otto Gran Premi, Hamilton è ancora senza podi. La sua Ferrari non decolla, e l’intesa con il team sembra un mosaico che non riesce a completarsi. Dov’è il pilota che doveva portare esperienza e carisma? Che fine ha fatto il fuoriclasse capace di galvanizzare un ambiente e riscrivere i confini della leggenda? Dietro le quinte, iniziano a rincorrersi le voci. Il contratto c’è, ma l’anima sembra altrove. In molti si chiedono se davvero Hamilton chiuderà il biennio Ferrari, o se già a fine stagione opterà per un’uscita anticipata. Le frizioni con la macchina, la crescente centralità di Leclerc, e una classifica generale che lo vede staccato dai vertici rendono ogni ipotesi plausibile.

La tappa canadese tra due settimane potrebbe essere uno spartiacque. Se la Ferrari non dovesse offrire risposte convincenti, non è escluso che Sir Lewis inizi seriamente a valutare il ritiro o un clamoroso cambio di casacca, qualora si presentassero scenari inattesi nel mercato piloti. Per ora, resta il presente. Un presente fatto di silenzi pesanti e risultati anonimi. Hamilton lo sa. E forse, più delle parole, è proprio quel “voglio solo tornare a casa” a raccontare tutto.