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AD UN PASSO DAL TOUCHDOWN – Bears e Raiders ancora vivi. Cadono Ravens e Bills

NFL - Lamar Jackson - Baltimore Ravens
Lamar Jackson - Foto All-Pro Reels (CC BY-SA 2.0)

Quando ormai pensi di aver chiari gli equilibri di forza tra le 32 franchigie della Lega ecco la 4^ giornata che ti sbatte in faccia la dura realtà della NFL. Mai fidarsi totalmente di quanto visto la settimana precedente, è successo infatti che a Buffalo, i Dolphins dei 70 punti contro Denver, si schiantano ripetutamente contro la difesa Bills racimolando la miseria di 6 punti in 3 quarti e mezzo di gara. Abbiamo assistito anche al riscatto dei Cowboys dopo la magra figura di Glendale (ridicolizzata la difesa dei Patriots, una delle più solide viste fino ad allora). E poi è capitato anche che gli Steelers convincenti delle due vittorie consecutive abbiano spedito a Houston la loro copia sbiadita regalando la scena ai giovani ed affamati Texans. Prepariamoci allora psicologicamente ad una nuova altalena di emozioni.

Spuntano gli Orsi quando meno te lo aspetti

I Bears visti domenica contro i Broncos avevano messo una seria ipoteca sul non invidiabile titolo di “peggiore squadra” della NFL della stagione 2023; e fossimo un po’ più cattivi avremmo potuto anche estendere l’arco temporale di riferimento. Dopo la debacle subita contro i lanciati Bills, i Commanders, nonostante la sconfitta rimediata, avevano dato timidi segnali di ripresa, costringendo all’overtime gli Eagles. La trasferta a Washington Commanders 20 – Chicago Bears 40 non è iniziata nel migliore dei modi per la franchigia dell’Illinois; l’umore già provato da un inizio di stagione fallimentare, ha subito un ulteriore batosta dalla notizia della morte del leggendario LB Butkus, nativo di Chicago e con un intera carriera trascorsa nelle fila dei Bears. Ti aspetti un tracollo di Chicago ed invece dopo 10 minuti di discreto football i Bears sono avanti 10 a 0 grazie anche ad un paio di big play sull’asse Fields-Moore. La reazione dei Commanders non arriva: in 2 drive della durata complessiva di 5 minuti il guadagno è di 12 yards. I Bears non si fermano, anzi approfittano dell’immobilità dell’attacco di casa e piazzano l’allungo con altri 17 punti, frutto di 2 TD ed un field goal. Finale di primo tempo 27-3.

Ad inizio terzo quarto le squadre in campo sono finalmente 2; i Commanders piazzano un bel parziale e si portano a 10 punti di distacco; ma la partita si chiude virtualmente quando il Kicker di casa fallisce un non impossibile calcio da 46 yards che avrebbe ridotto ad un possesso la distanza tra i 2 team. Il terzo TD di giornata del WR Moore ed un altro piazzato mettono fine alla serie di 14 sconfitte consecutive di Fields e soci. A termine incontro arriva la trade con cui i Bears scambiano con i Dolphins il WR Claypool ed una scelta al settimo giro per una al sesto giro del draft 2025, chiaro sintomo che a Chicago stiano già guardando alle prossime stagioni. Per Washington gara da oltre 400 yards del QB Howell, che comunque paga un inizio titubante e una linea offensiva fantasma.

Sindrome del favorito

No, non abbiamo scritto l’incipit dell’articolo dopo aver assistito a Buffalo Bills 20 – Jacksonville Jaguars 25. E si, effettivamente non abbiam portato molta fortuna alla franchigia dello stato di New York. Si potrebbe definire la maledizione del favorito o più semplicemente sindrome da pancia piena; come già successo ai Dolphins scorsa settimana, anche Buffalo, subito dopo essere salita agli onori della cronaca per aver maltrattato la squadra più in forma del momento, ritorna con i piedi per terra. E lo fa in maniera piuttosto brusca. Infatti il calendario non aveva previsto uno scontro proibitivo (come invece era successo a Miami) in quanto i Jaguars visti finora non avevano dato idea di essere squadra imbattibile. Eppure i Bills si sono fatti sorprendere e dopo 20 minuti erano sotto 11-0. L’attacco stellare di soli 7 giorni prima, ha impiegato quasi 2 quarti per mettere a referto i primi punti. Nemmeno la pausa di metà gara ha cambiato il corso degli eventi ed i regali di Lawrence, QB della Florida, non sono stati scartati dai Bills. Il terzo quarto soporifero è andato in archivio senza segnature ma nell’ultimo parziale la partita è finalmente esplosa con 4 TD consecutivi; nonostante il disperato tentativo di rimonta i Jaguars hanno risposto sempre colpo su colpo riuscendo a portare a casa la vittoria. Per Jacksonville, Londra si è rivelata un vero e proprio amuleto portafortuna: quinta vittoria negli ultimi 6 incontri nella capitale inglese e seconda consecutiva in questa stagione del 2023. Buffalo oltre ad aver perso la leadership della Division ha visto affollarsi la propria infermeria; tra tutti, potrebbe pesare il grave infortunio del LB Milano, vero e proprio playmaker della difesa.

Secondo incontro interdivisionale e seconda vittoria per Pittsburgh Steelers – Baltimore Ravens 17 – 10. Negli anni recenti l’incontro è stato sempre molto combattuto e lo testimonia anche il fatto che 5 delle ultime 6 sfide sono terminate con un solo possesso di distacco e per ben 4 volte sono stati gli Steelers a gioire. In realtà la partita è stata molto modesta, soprattutto nei primi tre quarti, dove su 14 drive solo in 3 casi si è assistito ad una segnatura. Baltimore è sembrata tutto sommato in controllo, vista soprattutto l’enorme difficoltà incontrata da Pittsburgh per guadagnare terreno. Anzi solo alcuni sanguinosi drop dei suoi ricevitori non hanno consentito ai Ravens di dilatare il distacco iniziale di 7 punti.  Una safety della difesa di casa, conseguente ad un ennesimo punt bloccato, ha dato vita alla rimonta degli Steelers. Sono poi seguiti due field goal ed un bel TD da 41 yards, nella più bella giocata di un incontro dai contenuti tecnici non eccelsi. Gli Steelers hanno conseguito una vittoria fondamentale che li proietta in testa nella combattutissima AFC North. Capitolo Baltimore; Jackson ci è cascato nuovamente: altra partita punto a punto e altra prova opaca del prodotto da Louisville. Ha avuto l’occasione per fermare la rimonta Steelers ma ha subito un intercetto in endzone e nel drive finale del controsorpasso ha causato un fumble evitabile. Quando il gioco si fa duro……Jackson smette di giocare.

San Francisco 49’s 42 – Dallas Cowboys 10 ha concluso la domenica di football. Dopo l’AFC, questa settimana è toccato all’altra Conference mettere di fronte due delle pretendenti al titolo. Onestamente l’esito dell’incontro ha sancito che ad oggi non si riescono a trovare avversari all’altezza dei 49’s. I Californiani hanno segnato 3 TD per tempo e messo in evidenza un attacco stellare ma al contempo una difesa dominante. Ogni giornata esibiscono un protagonista diverso, questa volta è stato il turno del TE Kittle (3 TD), a dimostrazione di una rosa molto profonda. È vero che non tutte le domeniche si incontrano difese stile San Francisco (3 intercetti, 3 fumble e 4 sack), ma le dimensioni della sconfitta riducono notevolmente le ambizioni dei Cowboys.

Gli altri della domenica

In Atlanta Falcons 21 – Houston Texans 19 il rookie Stroud diventa, il primo QB matricola per tentativi di lancio (186) senza intercetto in una classifica che vede gente del calibro di Tom Brady. Purtroppo il record non gli è valso la vittoria che allo scadere è andata ai Falcons. Continuano a rimanere a secco di vittorie Detroit Lions 42 – Carolina Panthers 24. Yards conquistate molto simili, la differenza la fanno le palle perse da Young e soci: 1 fumble e 2 intercetti. Vincono in casa Indianapolis Colts 23 – Tennessee Titans 16 ma perdono per un mese il QB titolare Richardson; non proprio una brutta notizia per la franchigia dell’Indiana visto che le 3 vittorie sono giunte con il backup Minshew al comando. Riprendono il loro cammino i Miami Dolphins 31 – New York Giants 16. Udite udite, al 5° tentativo i Giants sono riusciti a segnare un TD nel primo tempo e l’autore dell’impresa è….la difesa.

Crisi nerissima per i New England Patriots 0 – New Orleans Saints 34. Per comprendere la stato dei Patriots basta evidenziare che le due sconfitte con maggior scarto dell’intera carriera dell’allenatore Belichick sono arrivate ad una settimana di distanza l’una dall’altra. Ogni partita si rafforza la convinzione che Jones non sia adatto al football professionistico, Timidi segnali di ripresa di Burrow e vittoria fuori casa di Arizona Cardinals 20 – Cincinnati Bengals 34. Non è un caso che la win sia arrivata in coincidenza della miglior prestazione di Chase (192 yards di guadagno e 3 TD). Confortante la prova di Kupp al rientro in Los Angeles Rams 14 – Philadelphia Eagles 23. Prestazione da oltre 100 yards che però non è valsa la win. Controllo del cronometro e conversioni dei terzi down le chiavi della vittoria degli Eagles.

Ci volevano questi Denver Broncos 21- New York Jets 31 per riuscire a far vincere una partita ai verdi newyorkesi. Merito del RB Hall in compartecipazione con la difesa del Colorado che gli ha concesso di correre per il doppio delle yards guadagnate nelle tre partite precedenti. A Minnesota Vikings 20 – Kansas City Chiefs 27 pronti, via, fumble dei Vikings. Sono passati 5 secondi. Questo è il manifesto della franchigia del Minnesota. Si sono suddivisi il tempo di possesso dell’ovale, hanno guadagnato le stesse yards ma la vittoria è andata agli altri. Sono iniziati i turni di riposo: questa settimana non hanno disputato incontri Seattle Seahawks, Cleveland Browns, Tampa bay Buccaneers e Los Angeles Chargers.

I Raiders sono ancora vivi

Nell’ultimo incontro in programma per la 5^ giornata Las Vegas Raiders 17 – Green Bay Packers 13 arriva la vittoria che tiene ancora vive le speranze di playoff dei Raiders. Un match dal basso punteggio che ha visto cambiare leadership ad ogni quarto; primo e terzo avanti Green Bay, secondo e quarto (quello che conta) avanti Las Vegas. La partita non verrà ricordata per lo spettacolo espresso come dimostrano le statistiche. Le yards totali conquistate, quelle medie per giocata e l’efficienza al terzo down sono stati nettamente inferiori alla media degli altri incontri. Nessun giocatore dei due team ha superato le 100 yards di guadagno.

Veniamo all’incontro. Dopo un TD e qualche field goal a testa, il RB Jacobs, all’alba dell’ultimo quarto, ha segnato la meta del vantaggio che si rivelerà decisivo; infatti Green Bay, nonostante un intero quarto a disposizione, non è riuscita a mettere punti a tabellone; il coaching staff di casa si è adeguato al basso livello tecnico della gara e con una scelta fin troppo conservativa ha lasciato ai Packers un ultimo tentativo per vincere la partita, ma un Love in regresso rispetto alle prime gare di stagione non ha approfittato del gentile omaggio e ha lanciato il terzo intercetto di serata. Alla fine ha prevalso la squadra che ha sbagliato meno. Buona prestazione della difesa Raiders che ha piazzato 3 intercetti e 4 sack. Particolare citazione per il LB di Las Vegas Spillane; erano 22 anni che un pari ruolo dei Raiders non registrava più di un intercetto nella stessa gara.

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