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Equitazione, CSIO Roma. Di Paola: “Evento sempre più apprezzato”

Marco Di Paola
Marco Di Paola - Foto Sportface

“È stata una delle edizioni che mi è piaciuta di più. Ci siamo divertiti tantissimo, la macchina è rodata e devo dire che dopo sette anni di lavoro con Sport e Salute iniziano ad arrivare i frutti. Perché l’evento è sempre più radicato nel tessuto urbano e nel palcoscenico mondiale siamo molto apprezzati”. A dirlo il presidente della Federazione Italiana Sport Equestri (FISE), Marco Di Paola, durante le conferenza stampa conclusiva del 91esimo CSIO di Roma, a Piazza di Siena. “Abbiamo annunciato la Rolex Series, che è un evento sportivo equestre estremamente importante ed è un altro successo di questo grandissimo palcoscenico – ha proseguito il n.1 della Fise -. Siamo dentro ad un parco comunale, quindi ringraziamo il Comune di Roma che ci permette di utilizzarlo. Sportivamente parlando sono soddisfatto, abbiamo avuto tante vittorie in diverse categorie di contorno. Abbiamo avuto importanti piazzamenti nel Gran Premio e anche la Nazionale si è riscattata in Coppa delle Nazioni con un secondo giro fantastico, dando una grande prova di carattere e maturità”.

“I numeri, soprattutto sui social, hanno avuto un’impennata notevole, a testimonianza dell’indice di gradimento. Poi – ha sottolineato – con il pubblico romano assiepato su questi splendidi gradoni di questa villa bellissima che, assieme a Sport e Salute, cerchiamo di curare e mantenere”. Sui cambiamenti relativi al CSIO, che potrebbe portare la formazione di una ‘Fondazione Piazza di Siena’ Di Paola ha infine aggiunto: “Dal prossimo anno non cambierà quasi nulla. È un argomento che il nostro ad Diego Nepi porta avanti da sempre, ma è stato anche sposato dallo stesso ministro Abodi. C’è questo progetto di creare una fondazione ‘Villa Borghese’, un accordo che deve avere il supporto del comune di Roma, e che punta a valorizzare uno dei parchi più belli di Roma. Ha delle problematiche, sia giuridiche che relazionali, ma io spero che prenda, prima o poi, forma, perché penso che sia un’occasione per restituire qualcosa, come ringraziamento in quello che ci viene concesso di fare”.

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