Ciclismo

Giro d’Italia 2023, pagelle diciannovesima tappa: Roglic e Thomas alla resa dei conti, ma le Tre Cime sono di Buitrago

Geraint Thomas
Geraint Thomas - Foto LiveMedia/Andrea Amato

Le pagelle della diciannovesima tappa del Giro d’Italia 2023, che sulle Tre Cime di Lavaredo ha visto l’ultimo scontro diretto tra i big della classifica generale alla vigilia della decisiva cronometro del Monte Lussari. Per la vittoria finale sembra essere una battaglia a due tra la maglia rosa Geraint Thomas e Primoz Roglic, che oggi hanno nuovamente staccato Joao Almeida che comunque può ancora sperare nel ribaltone. La vittoria di giornata è andata però al colombiano Santiago Buitrago, che finalmente ha messo a frutto le sue doti da scalatore regalando un’altra gioia alla Bahrain Victorious.

Ancora una volta non possono mancare le critiche per l’eccessivo attendismo dei big, che si attaccano frontalmente solo negli ultimi quattro durissimi chilometri verso il traguardo. Roglic guadagna 3″ su Thomas, un’inezia che però fa morale verso il Monte Lussari. Almeida lotta come sempre ma adesso ha 59″ di ritardo dalla maglia rosa, che è sempre più lontana. Di seguito i nostri voti ai protagonisti di oggi.

ORDINE DI ARRIVO 19° TAPPA

CLASSIFICA GENERALE AGGIORNATA

Le pagelle

Santiago Butriago, voto 10 

Finalmente, dopo un Giro ben al di sotto delle aspettative, lo scalatore colombiano trova il colpo di pedale giusto e si prende la tappa regina della Corsa Rosa numero 106 oltre allo scalpo della Cima Coppi delle Tre Cime di Lavaredo. Molto intelligente negli ultimi chilometri, quando fa sfogare Gee per poi staccarlo senza permesso di replica per l’avversario. Successo meritato, in attesa di trovare una miglior continuità nelle grandi corse a tappe.

Derek Gee, voto 9.5

Quarto secondo posto in questo Giro per il mai domo canadese, una delle più grandi sorprese di queste tre settimane. Combattente, resistente e anche eclettico, Gee ha dimostrato di sapersi adattare su percorsi di vario genere e sinceramente avrebbe meritato di coronare il suo Giro con una vittoria. Sempre più applausi per il nordamericano, che sta attirando una notevole attenzione anche in patria.

Magnus Cort Nielsen, voto 8

Si vede poco, ma il danese dopo la vittoria di Viareggio archivia un terzo posto di grande prestigio confermandosi in grande condizione. Anticipa di pochi centimetri Roglic, a cui nega un abbuono che sarebbe potuto essere davvero prezioso.

Geraint Thomas, voto 8

Voto alto per il gallese e per tutta la sua Ineos Grenadiers, che controlla la corsa con lucidità. Nel finale prova anche l’attacco in prima persona, salvo poi cedere 3″ a Roglic. Ne restano 26″ in vista di domani, sicuramente oggi ha messo un tassello importante per la vittoria finale ma restano 18 km da affrontare con il coltello tra i denti.

Primoz Roglic, voto 7.5

L’impressione è che non sia il Roglic dei tempi migliori, ma la condizione sembra in crescita. Interessante la scelta del cambio di bici (e di rapporti) prima degli ultimi chilometri, nel finale fa sfogare Thomas e poi lo infila con grande esplosività. Forse si poteva osare un ritmo diverso sulle altre salite di giornata, così da giocarsi la vittoria di tappa della Cima Coppi e soprattutto i pesantissimi abbuoni che in una classifica così corta possono essere davvero pesanti.

Joao Almeida, voto 6.5

Anche oggi non risponde agli scatti secchi dopo aver aperto le ostilità in prima persona. Niente di nuovo, ma adesso il distacco nei confronti di Thomas rischia di essere difficilmente colmabile. Resta comunque un gran Giro quello del 24enne portoghese, anche oggi sostenuto da tanti connazionali sulla strada.

Damiano Caruso, voto 6.5

Prova più coriacea per il siciliano rispetto alle tappe precedenti, il veterano della Bahrain arriva insieme ad Almeida e mette una buona ipoteca sul quarto posto della generale che sarebbe un risultato comunque pesante visti i valori espressi in campo dai primi tre. Il tutto a 35 anni suonati.

Edward Dunbar, voto 5

Lo sconfitto di giornata in ottica classifica generale. L’irlandese crolla negli ultimissimi e durissimi chilometri, perdendo in poco spazio oltre un minuto da Roglic. Soprattutto cede la quarta posizione in classifica generale a Caruso, che ora ha oltre 40 secondi di margine. Dovrà guardarsi anche le spalle per mantenere una top-5 che sarebbe senza dubbio meritata.

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