
Una stagione così, da quelle parti, non si vedeva dai tempi d’oro. L’Inter versione 2024-2025 è un rullo compressore in Italia e una macchina estremamente competitiva in Europa.
In campionato è nel pieno di un duello infuocato con il Napoli per lo scudetto, un confronto che sembra destinato a risolversi solo all’ultima curva. In Champions League, i nerazzurri sono tra le ultime quattro d’Europa e affronteranno il Barcellona in semifinale con la consapevolezza di essere una squadra solida, matura, pronta al grande salto. Inzaghi poi, è ancora in corsa anche in Coppa Italia, dove la sua Inter si giocherà l’accesso alla finale nel derby di ritorno contro il Milan, dopo l’1-1 dell’andata.
Tre obiettivi, tre sogni ancora vivi. Una squadra che sembra girare a memoria, con una delle difese più solide d’Europa, un centrocampo con rotazioni di lusso e un attacco guidato da uno dei migliori Lautaro Martinez mai visti. Eppure, nonostante tutto, il futuro dell’allenatore che ha costruito questo miracolo tattico e mentale non è scontato. Il contratto di Simone Inzaghi è in scadenza nel 2026, ma il rinnovo è fermo ai box. E ad Appiano Gentile si inizia a percepire un’ombra sul futuro. Sì, perché Inzaghi – anche se al centro del progetto – potrebbe davvero salutare Milano a fine stagione.
L’Arabia tenta Inzaghi, doccia fredda per Marotta
A scombinare le carte ci sta pensando un corteggiatore inatteso e spregiudicato: l’Al-Hilal, il club più ricco e ambizioso della Saudi Pro League. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, a Milano è sbarcato Fahad bin Nafe, numero uno del board della società araba, con un obiettivo preciso: convincere Simone Inzaghi a trasferirsi in Arabia Saudita con un’offerta da capogiro. Attualmente, il tecnico nerazzurro guadagna 6,5 milioni a stagione, e l’Inter avrebbe intenzione di alzare l’ingaggio a 7 milioni con rinnovo fino al 2027 e opzione per l’anno successivo. Ma la proposta araba sarebbe di gran lunga superiore, con cifre che potrebbero superare i 10 milioni netti a stagione, bonus esclusi, e pieni poteri su mercato e staff tecnico.

L’Al-Hilal non è nuovo a operazioni shock: dopo aver portato in Arabia fuoriclasse come Neymar, Milinkovic-Savic e Koulibaly, ora guarda alle panchine per fare il salto definitivo anche sul piano tattico e internazionale. E Simone Inzaghi, finalista di Champions nel 2023, ancora in corsa su tre fronti e considerato uno dei tecnici più moderni d’Europa, rappresenterebbe il profilo perfetto. La decisione, però, è tutt’altro che presa. A Milano lo stimano e vorrebbero blindarlo, ma la tentazione araba è concreta. E nel calcio moderno, nemmeno un potenziale triplete garantisce certezze a lungo termine.