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Via libera a Commissione controllo economico-finanziario club sportivi: ecco come funziona

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto Giancarlo Gobbi GMT CONI

Il Consiglio dei Ministri, che si è riunito in mattinata, ha approvato il decreto sportivo che vara la “famigerata commissione indipendente per il controllo economico-finanziario” dei club sportivi professionistici di calcio e basket, così come annunciato in conferenza stampa dal ministro dello sport Andrea Abodi. Il provvedimento contenuto all’interno del decreto che riguarda il mondo dello sport è composto da sei articoli, uno di questi si occupa delle elezioni dei presidenti federali che hanno già espletato il terzo mandato, nel quinto invece è trattato un provvedimento tecnico richiesto dal Mef sulle società di revisione per le società sportive quotate in borsa, vale a dire Juventus e Lazio.

I DETTAGLI COMPLETI

Parla così il ministro Abodi: “Rischio per club italiani di restare fuori da competizioni internazionali? Ritengo che non ci siano elementi di contrasto anche perché il presidio dell’autonomia è sostanziato da aspetti che precedono le attività di questa Commissione e che seguono le attività di questa Commissione, ovvero la determinazione dei criteri, la definizione degli indicatori sui quali dovranno essere effettuati i controlli, le norme che riguardano anche le verifiche sul beneficial owner del club, peraltro anche queste in armonia con l’ordinamento Uefa per evitare incoerenze anche di valutazione, così come l’attività di questa Commissione consegnerà le risultanze oggettive delle verifiche puntuali, trasparenti, sistematiche alla federazione per le valutazioni della giustizia sportiva e per le determinazioni del Consiglio federale in relazione alle iscrizioni al campionato. Autonomia dello sport? Da questo punto di vista mi sento sufficientemente confortato, peraltro la possibilità del confronto, al quale non mi sono mai sottratto, ci ha consentito di rifinire la Commissione, ci si è un po’ impegnati in queste settimane sulla definizione, ma noi siamo andati un po’ alla sostanza e quindi abbiamo fatto tesoro anche dell’incontro congiunto, questo ha determinato la modifica delle posizioni da parte esplicita della Federazione Basket e della Lega Basket e di alcune componenti anche calcistiche e all’interno delle componenti di alcune società. Questo ci conforta. Secondo me è un grande passo in avanti, che non è detto che risolva il problema della trasparenza e comunque dell’efficacia sistematica dei controlli e delle relative determinazioni, ma io penso che anche nel rispetto dell’autonomia relativa che i controlli possano essere indipendenti e questo è garantito anche dall’impianto di questo soggetto che abbiamo costituito, rappresenti per tutti un fattore di ulteriore garanzia. La presenza all’interno dell’organizzazione principale di questo nuovo soggetto, anche di professionalità di elevatissima qualità, indicata in una rosa di cinque nomi dalle componenti del basket e del calcio professionistico sono un’ulteriore testimonianza di quanto effettivamente non si voglia decontestualizzare, ma si voglia rendere terzo e indipendente l’organismo. Questo organismo si occupa soltanto delle realtà professionistiche, le attività che riguardano tutte le altre leghe, quindi quello che c’è sotto la Serie A del basket e quello che c’è sotto la Lega Pro del calcio probabilmente avranno bisogno in ogni caso di verifiche e controlli”.

ARTICOLO 1 – L’articolo 1 dispone in materia di funzionamento degli Organismi sportivi, in particolare, prevede che il Presidente candidato al quarto mandato consecutivo, che non raggiunge i due terzi del totale dei voti validamente espressi, non è eletto e non è più candidabile; l’articolo 2 istituisce la Commissione indipendente per la verifica dell’equilibrio economico e finanziario delle società sportive professionistiche che svolge i compiti di controllo e vigilanza sulla legittimità e regolarità della gestione economica e finanziaria delle società sportive professionistiche partecipanti ai campionati relativi a discipline di sport di squadra al fine di verificare il rispetto dei principi di corretta gestione, il mantenimento dell’equilibrio economico e finanziario e il funzionamento dei controlli interni; tra i poteri della Commissione quello di indicare le misure correttive e riparatrici; inoltre si prevede che la Commissione, dotata di autonomia regolamentare, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e finanziaria; ne fanno parte oltre ai due membri di diritto (il Presidente dell’Istituto nazionale previdenza sociale e il Direttore dell’Agenzia delle entrate, o dirigenti di livello generale appartenenti alle rispettive istituzioni da loro delegati), il Presidente e altri quattro componenti, due dei quali individuati nell’ambito di una rosa di cinque nominativi proposti dalle Federazioni sportive nazionali interessate, d’intesa con le Leghe professionistiche di riferimento; la nomina del presidente e dei componenti della Commissione è previamente sottoposta al parere delle competenti Commissioni parlamentari che lo esprime a maggioranza dei due terzi; si prevede infine uno stringente regime di incompatibilità del presidente e dei componenti e al termine della carica, sorge una incompatibilità di due anni.

ARTICOLO 5 – L’articolo 5 dispone in materia di accesso alla ripartizione delle risorse economiche e finanziarie in ambito sportivo legati ai campionati di calcio, rispetto al quale si opera una innovazione, in quanto il tetto di durata di tre esercizi per gli incarichi di revisione e la previsione che non possono essere rinnovati o nuovamente conferiti se non a tre anni di distanza dal precedente incarico si applica alle sole società che non siano italiane emittenti valori mobiliari ammessi alla negoziazione su mercati regolamentati.

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