Calcio

Ventura sul Mondiale mancato: “Il mio fu definito un disastro, quello di Mancini un incidente”

Gian Piero Ventura
Gian Piero Ventura - Foto Nazionale Calcio CC BY 2.0

Intervistato per ‘La Repubblica’, Gian Piero Ventura ha parlato a lungo della sua esperienza sulla panchina della Nazionale, non senza lanciare qualche stoccata. “Ho capito tardi che il mondo è cambiato – ha affermato l’ex tecnico del Torino –. Ho continuato ad essere, senza preoccuparmi dell’apparire. Invece nel calcio non conta più chi sei, ma cosa dicono di te. Devi far passare delle notizie ed essere parte di un gruppo importante: procuratori, buona stampa. Altrimenti non esisti”. E i pensieri sulla notte contro la Svezia a San Siro: “L’hanno definito ‘un disastro epocale’. Poi è successo una seconda volta. Hanno scritto che era un ‘incidente di percorso’. La notte della nuova eliminazione ho ricevuto 700 telefonate ma non ho risposto a nessuno. La morale? Quando qualcuno racconta in giro che sei un ladro, anche se non è vero, il giorno che spariscono 100 lire tutti diranno che la colpa è tua”, ha concluso Ventura.

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