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Silvio Berlusconi, la smentita nel 1980 sul Milan. Poi 29 trofei in 31 anni, a Monza l’ultimo capolavoro

Silvio Berlusconi
Silvio Berlusconi - Foto LiveMedia/Luca Rossini

“Smentisco categoricamente ogni voce riguardo a una mia possibile presidenza”. Era il marzo del 1980 e Silvio Berlusconi allontanava i rumors legati ad un suo possibile approdo nel calcio alla guida di un Milan in crisi. Era vero, almeno per quel che riguardava le tempistiche. Ma le intenzioni erano chiarissime già all’epoca. E oggi il 12 giugno 2023 il mondo del calcio piange uno dei presidenti più vincenti della storia del calcio. Il 20 febbraio 1986 Berlusconi ufficializzò la sua discesa in campo nel calcio da proprietario del Milan, il club del cuore, di cui è stato presidente dal 24 marzo 1986 al 13 aprile 2017. Durante il suo periodo di presidenza, il Milan ha vinto tutto. Nel suo palmare spiccano 8 campionati italiani, 1 Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Champions League, 2 Coppe Intercontinentali, 5 Supercoppe Europee e una Coppa del mondo per club, per un totale di 29 trofei ufficiali in 31 anni. La sua passione del calcio fu dirompente. E il suo ingresso graduale: nel 1981 organizza per Canale 5 alcuni spettacoli con grandi campioni del calcio (si chiamava ‘SuperMundial Clubs’ coinvolse anche Maradona). Nel dicembre del 1985 Fininvest uscì allo scoperto per acquistare la società rossonera. Dalla crisi si passa alla risalita, che porta il club rossonero sul tetto del mondo. Il suo primo allenatore fu Liedholm, tra i più amati, idolo sul campo dell’allora Silvio ragazzo. Poi Capello, l’era Sacchi, le parentesi Zaccheroni e Di Gennaro, prima dell’altra grande fase rossonera con Ancelotti alla guida della squadra. Poi Leonardo, Allegri e infine tre dei suoi ragazzi, Seedorf, Inzaghi, Brocchi, oltre a Mihajlovic e Montella.

Nel suo sogno, da appassionato di sport, anche il progetto di una polisportiva Milan, con volley, hockey, baseball. Ma l’idea, un “sogno” lo definì lui, naufragò dopo pochi anni. Dopo una storia ricca di successi, il 13 aprile 2017, dopo mesi di trattative, la Fininvest annunciò di aver ceduto la totalità delle quote del club rossonero all’imprenditore cinese Li Yonghong. Era la fine di un’era per il Milan, ma non per Berlusconi nel calcio. Il 28 settembre 2018, tramite la Fininvest, è divenuto proprietario del Monza. Prese il club in Serie C e nel giro di pochi anni, con la collaborazione dell’eterno uomo di fiducia Adriano Galliani, l’ha portata in Serie A per la prima volta nella sua storia. L’ultimo capolavoro di un imprenditore che ha visto il calcio come vanity asset e non solo. Alla base di tutto, c’era la passione. Senza quella non si vincono 29 trofei.

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