Serie A

Scommesse, Abodi: “Ludopatia patologia sociale da affrontare, anche con scelte dolorose”

Andrea Abodi
Andrea Abodi - Foto LiveMedia/Loris Cerquiglini

“C’è una partita ancor più decisiva, rispetto a quella che ci attende sul campo, che è quella comunque della correttezza dei comportamenti. Tenendo conto che non è un problema calcistico ma una patologia sociale, perché la ludopatia questo è. E’ stata opportuna la scelta di mandare a casa i due ragazzi (Zaniolo e Tonali, ndr.), anche per loro tutela”. Queste le parole del ministro dello sport, Andrea Abodi, dopo il suo intervento al Festival dello Sport di Trento, parlando della vicende delle scommesse che ha visto oggi il nuovo capitolo con l’avviso di garanzia per Tonali e Zaniolo che hanno lasciato il ritiro: “Non bisogna voltarsi dall’altra parte e comprendere il fenomeno sociale. Sapremo affrontarlo insieme, anche con qualche scelta dolorosa. Tornando alla prima domanda che mi avete posto: c’è una partita che è molto più importante da giocare rispetto a quella degli Europei”.

E ancora: “Questo è un fenomeno che evidentemente, anche se non abbiamo sottovalutato, forse non abbiamo saputo interpretare in profondità. Ci dobbiamo adeguare a quelle che sono le attività investigative che verranno svolte. Su Fagioli era già emerso qualcosa, sugli altri abbiamo appreso tutto in questa giornata. Ora non c’è solo il rispetto per il lavoro che è stato fatto ma anche la necessità di comprendere la dimensione del fenomeno”.

Poi un riferimento evidente a Fabrizio Corona, anche se mai nominato: “Mi lascia un pochino perplesso che esista quasi un portavoce delle indagini…”.

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