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Sarri e Pioli, scadenza 2025 e una serenità da ritrovare: Lazio-Milan la prima tappa per un futuro da scrivere

Maurizio Sarri e Stefano Pioli, Lazio-Milan
Maurizio Sarri e Stefano Pioli, Lazio-Milan - Foto IPA Sport/Domenico Cippitelli / IPA

In comune c’è una settimana non facile, l’esigenza di punti in campionato e un allenatore in scadenza nel 2025. Lazio e Milan scenderanno in campo alle 20:45 di stasera, venerdì 1 marzo, nell’anticipo della ventisettesima giornata di Serie A, che prevede anche altri cinque confronti diretti tra le prime undici: Monza-Roma, Torino-Fiorentina, Atalanta-Bologna e Napoli-Juventus. Maurizio Sarri ha 40 punti in classifica, come il Napoli, a 6 lunghezze dal quinto posto occupato dall’Atalanta. Stefano Pioli ne ha 53 e la sua classifica non è più un limbo come qualche mese fa, quando i rossoneri sembravano divisi tra una quarta posizione consolidata e una vetta lontana. Oggi, con l’Inter a +16, il Milan si ritrova a doversi guardare alle spalle per evitare di mettere in discussione l’obiettivo minimo stagionale. La squadra di Pioli non vince da tre gare in tutte le competizioni (incluso il ko indolore di Rennes in Europa League) e ha mancato il successo in tre delle ultime cinque sfide in Serie A, dopo una serie di quattro vittorie consecutive nella massima serie. Il momento è delicato e il tecnico si affida a Rafa Leao, una delle note positive del pareggio contro l’Atalanta. L’attaccante portoghese contro i bergamaschi ha ritrovato il gol in campionato dopo cinque mesi di digiuno e cerca continuità in vista dell’Europa, che vedrà il Milan sfidare lo Slavia Praga giovedì prossimo.

Settimana difficile anche per Sarri. La Lazio che arrivò seconda nella scorsa stagione a questo punto del torneo aveva più punti di oggi (9), più reti fatte (41 contro 32) e meno gol incassati (19 a 28), ma soprattutto mostrava più disinvoltura nei big match di Serie A. Tra la diciannovesima e la ventinovesima giornata i biancocelesti riuscirono a battere il Milan 4-0, il Napoli dominatore del campionato 1-0 in trasferta, la Roma sempre di misura e poi la Juventus. In questo febbraio la Lazio ha deluso sul piano del gioco e della personalità contro Fiorentina e Atalanta, mentre contro il Bologna, pur giocando bene, non è riuscita ad avere la lucidità per conquistare punti. La vittoria sul Bayern Monaco nell’andata degli ottavi di Champions naturalmente ha un peso e dimostra che a Formello le potenzialità per far bene negli appuntamenti importanti non mancano. Martedì Immobile e compagni voleranno in Germania con l’obiettivo di guadagnarsi uno storico quarto di finale, ma allo stesso tempo la corsa al quarto posto non può smettere di essere un tema d’attualità in casa biancoceleste.

Pochi dubbi di formazione. La Lazio schiera il solito Provedel tra i pali e Marusic, Gila, Romagnoli, Hysaj nella retroguardia. A centrocampo spazio a Guendouzi, Cataldi e Luis Alberto, a sostegno di Felipe Anderson, Immobile e Zaccagni. Gli ospiti rispondono con Calabria, Thiaw, Gabbia, Hernandez in difesa a protezione di Maignan, mentre Bennacer e Adli saranno i leader del centrocampo. Poi Pulisic, Loftus-Cheek, Leao a supporto di Giroud. L’infermeria inizia a svuotarsi (ai box solo Patric, Rovella, Pobega), l’Europa incombe e i punti sono sempre più pesanti. Sarri e Pioli hanno entrambi un contratto in scadenza nel 2025 (frutto di un rinnovo nel 2022), ma il futuro va blindato coi risultati. Lazio-Milan è solo una delle tappe, ma può essere fondamentale in attesa dell’Europa, che come sempre può ribaltare ogni giudizio.

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