Serie A

Salernitana-Monza 0-2, Palladino: “Berlusconi mi disse di pensare sempre in grande”

Raffaele Palladino
Raffaele Palladino, Monza - Foto Alessio Marini/IPA Sport

“Esame di maturità superato? Sì, sono soddisfatto perché è stata una grandissima prestazione. Questa è stata la conferma del gruppo e dello step in più fatto. Superare i 52 punti della scorsa stagione? Mi viene in mente la frase del presidente Berlusconi quando mi affidò la squadra: ‘bisogna sempre pensare in grande’. Questa frase la porto dentro di me, perché mi rispecchia. Dobbiamo goderci il momento, senza montarci la testa, ma vogliamo continuare così”. Lo ha detto il tecnico del Monza, Raffaele Palladino dopo la vittoria esterna per 2-0 sul campo della Salernitana. “Mi è piaciuto lo spirito di chi è entrato. Questa è la dimostrazione di un gruppo che crede in quello che fa ogni giorno e punta a migliorarsi – ha detto l’allenatore a Dazn – Le scelte? Metto in campo i giocatori che ritengo possano darci una mano. Bondo aveva fatto alla grande col Milan ma ha avuto un problema al ginocchio, quindi abbiamo deciso di preservarlo. Poi quando è entrato ha dimostrato il suo valore. Anche Colpani nel primo tempo ha dato il suo contributo alla squadra. Siamo sempre stati in partita, anche se abbiamo rischiato di prendere gol in ripartenza. Poi siamo stati bravi a sbloccarla e a prenderci un clean sheet. Dany Mota ha fatto una grandissima partita, sia a livello tecnico che di sacrificio, con una grande fase di non possesso. Questo vale per tutti: abbiamo difeso da squadra. E siamo stati bravi nelle geometrie.

“Il 4-2-3-1? Non sono innamorato dei numeri – aggiunge Palladino – Nel primo tempo impostavamo a 4, poi abbassavamo un centrocampista. Facciamo tante rotazioni, i giocatori devono sentirsi liberi di andare nello spazio giusto, percependo dove c’è la superiorità. Non crediamo in un solo sistema di gioco, mi piace il 4-2-3-1 ma anche il 3-4-3”, aggiunge il tecnico biancorosso dopo una serata speciale da ex: “Oggi è stato emozionante, allo stadio c’erano tutti i miei famigliari. Ha avuto un sapore particolare, ma voglio spezzare una lancia a favore della Salernitana perché i tifosi sono stati incredibili. Hanno cantato dal primo all’ultimo minuto, è una città che vive di calcio. Mi dispiace vedere la Salernitana in queste condizioni, da ex calciatore spero possa rialzarsi presto”.

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