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Mercato super, ora parla il campo: per il nuovo Milan debutto ostico a Bologna

Stefano Pioli
Stefano Pioli, Milan - Foto LiveMedia/Ettore Griffoni

Il mercato del Milan è stato fin qui oggettivamente di alto livello: a fronte di una cessione, quella di Tonali, sono arrivati giocatori dal pedigree importante, già protagonisti in Europa, già belli e pronti e con soltanto la richiesta di rodaggio per la Serie A, ma soprattutto ne sono arrivati tanti, a comporre quasi due rose davanti e a dare alternative in mezzo al campo a una squadra che lo scorso anno ha sofferto un po’ di coperta corta e di prevedibilità. Musah, Loftus-Cheek, Reijnders costituiscono rinforzi degni di nota, e davanti c’è ora solo l’imbarazzo della scelta per Pioli, il vero osservato speciale di questo inizio di annata dopo le difficoltà dello scorso anno. A Giroud e Leao, confermatissimi, si affiancano infatti Pulisic, Okafor, Chukwueze, ma anche Romero, che rimpiazza Brahim anche come caratteristiche. Insomma, non resta che trovare la giusta quadratura, ma la sensazione che si possa tornare timidamente a parlare di scudetto c’è.

A questo punto, l’esordio in casa del Bologna costituisce un banco di prova importantissimo. Già, perché a differenza dei rossoneri, a Thiago Motta hanno venduto alcune pedine importanti, il centrocampo totalmente smantellato, l’attacco che perde Arnautovic, comunque finito ai margini per diversi mesi lo scorso anno. L’allenatore italiano di origini brasiliani ha già dimostrato di saper lavorare anche su profili non di primo livello, il suo credo è offensivo e di personalità, e per questo non è scontato l’esito del posticipo del Dall’Ara, tutt’altro. E’ chiaro però che il Diavolo ha tutto da perdere, perché in caso di mancata vittoria il rischio è di dover subito inseguire, anche se c’è tutto un campionato davanti. Ma l’ambiente è carico e si aspetta i tre punti per dare un segnale a tutte le rivali.

Bologna-Milan, programma e telecronisti Dazn Serie A 2023/2024

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