Serie A

Marco Andre Zoro: “Maignan doveva rimanere negli spogliatoi. Soluzioni? Chiudere lo stadio”

Mike Maignan Milan
Mike Maignan - Foto Alessio Marini / IPA Sport / IPA

“Sono passati vent’anni da quel Messina-Inter, ma il razzismo resta una piaga sociale. Io ero vicino alla linea di fondo. Ho sentito ululati, cori, insulti e non ci ho visto più. Capisco Maignan, davvero. Ha fatto bene. Non si può ignorare una cosa simile, bisogna prendere una posizione”. A dirlo è Marco Andre Zoro, l’ex calciatore ivoriano che nel 2005 fermò un Messina-Inter dopo essere stato vittima di insulti razzisti. Dagli studi di un’emittente televisiva di Abidjan, in Costa d’Avorio, in veste di commentatore della Coppa d’Africa, l’ex difensore parla del caso che ha riguardato Mike Maignan, destinatario di alcuni cori razzisti nel primo tempo di Udinese-Milan. “Ha fatto bene a fermarsi, ma sarebbe dovuto rimanere negli spogliatoi – spiega Zoro -. Anzi, doveva andar via dallo stadio. La soluzione? Chiudere lo stadio per sei mesi. È bello leggere solidarietà e parole forti, però va chiuso l’impianto. L’Udinese, o chi per lei, dovrebbe giocare sei mesi in un altro stadio, in modo tale che la gente riesca a capire la gravità del gesto”.

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