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Lazio raggiante, Sarri a caccia di conferme per la Champions. Ma lo Spezia ha voglia di rivalsa

Lazio esultanza
Lazio esultanza - Foto LiveMedia/Luca Rossini

Battere la Juventus è complicato, ma per la Lazio di Sarri, parlano questi due anni, diventa sempre più complicato confermarsi contro avversarie ostiche ma sulla carta inferiori come lo Spezia. E allora, quella del Picco è un’importante prova del nove – ammesso che ce ne fosse il bisogno – per una squadra raggiante che deve volare basso, a differenza dell’aquila Olimpia, e affrontare ogni partita come una finale, visto che il sogno Champions, che per bocca di Tare e Lotito era in verità un obiettivo, è sempre più vicino. Secondo posto, un margine rassicurante su chi insegue, una difesa di ferro – la migliore del campionato, un solo gol subito in sette partite e due punti persi nello stesso lasso di tempo – un attacco stellare in cui Immobile sta persino rendendo poco. E allora, il tecnico toscano, che di gestire e speculare non ne ha mai voluto sapere, non può far altro che continuare su questa strada tracciata, conscio che una vittoria a La Spezia può davvero costituire il trampolino di lancio definitivo, mentre una sconfitta non sarebbe un dramma a livello di punti, ma potrebbe improvvisamente minare le certezze acquisite e far tornare alla mente come quella biancoceleste sia una squadra che anche quando sembra averla trovata smarrisce all’improvviso la continuità.

Di certo non ci sarà da fare copiaincolla con la sfida dello scorso anno, un 3-4 abbastanza pirotecnico in cui la squadra di Sarri andò sotto per tre volte, sempre rimontando e trovando poi il gol del 3-4 con Acerbi – è passato un secolo, già – in modo irregolare in uno dei peggiori disastri dell’epoca Var. Una partita rocambolesca, ne abbiamo viste pochissime quest’anno in casa laziale, soltanto in Europa dove la campagna è stata disastrosa. Ma in campionato si va a gonfie vele e la sfida dell’anno scorso, ultimo precedente in terra ligure, pare davvero appartenere a un altro universo. Occhio però alla fame di punti della squadra di Semplici: servono punti salvezza perché il Verona si avvicina, il momento è tutto sommato buono e un mesetto fa era arrivata anche la vittoria casalinga contro l’Inter. Aquilotti contro aquile, obiettivi diversi e momenti positivi: c’è una certezza, non vedremo la stessa partita di un anno fa.

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