Serie A

Lazio in polemica con Di Bello, Zaccagni: “Rimane sapore ingiustizia”

Lazio-Milan - Foto Antonio Fraioli

Il giorno dopo “Di Bello”, in casa Lazio, c’è veramente poco. L’arbitraggio del fischietto di Brindisi ha lasciato strascichi pesanti in seno ai biancocelesti, non solo per le squalifiche che renderanno particolarmente complicata la sfida all’Udinese, con Guendouzi e Marusic espulsi direttamente e a rischio per più di una giornata, ma soprattutto nel morale. A partire dall’umore del presidente Claudio Lotito, non certo sereno, che nel post partita ha tuonato “quando il gioco assume questi connotati devono esserci altri organismi preposti. Manca l’affidabilità del sistema e bisogna ricorrere a soluzioni terze che pongono fine a questa situazione incresciosa, abbiamo superato tutti i limiti possibili e immaginabili”, le sue parole prima di definire quella contro il Milan “una sconfitta forzata”. Polemiche che non accennano a spegnersi neanche dopo il fischio finale. Ad aprire le danze era stato Luca Pellegrini, difensore espulso per il fallo, ingenuo, su Pulisic che sui propri profili social aveva sottolineato come “la prossima volta calcerò la palla fuori dallo stadio di sicuro, considerando che il sangue in faccia al mio compagno di squadra e il fatto che mi fermi non è stato sufficiente per l’arbitro. Ha vinto l’antisportività”, subito seguito da Immobile che, ironicamente, sottolinea come “in campo non si poteva parlare” perché “c’era il vigile che te lo impediva”.

Una sensazione di frustrazione, quella della Lazio, racchiusa alla perfezione dalle parole di Zaccagni che sottolinea come “della partita di ieri rimane solo il fortissimo e amaro sapore di ingiustizia. Che la Lazio e il suo popolo non meritano”. Un clima non certo sereno che non aiuterà i biancocelesti in vista della preparazione anti-Bayern, partita decisiva per il prosieguo della stagione nella quale la Lazio sarà chiamata all’impresa per eguagliare il massimo risultato sportivo mai ottenuto nella sua storia nella massima competizione continentale. Ci saranno appena due giorni a disposizione di Sarri per preparare la sfida, nella quale il tecnico dovrà puntare quasi sugli stessi scesi in campo contro il Milan. Probabile, però, che in attacco possa partire titolare Immobile con Isaksen e Felipe Anderson mentre in regia potrebbe tornare Cataldi al posto di Vecino.

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