Serie A

Lazio-Fiorentina, Sarri: “Mi preoccupa una possibile stanchezza mentale, su Immobile decidono i medici”

Maurizio Sarri
Maurizio Sarri, Lazio - Foto LiveMedia/Emmanuele Mastrodonato

Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Lazio-Fiorentina, match della ventesima giornata di Serie A 2022/2023: “Dobbiamo essere equilibrati nelle sensazioni e nell’analisi, senza andare mai in over di ottimismo e pessimismo. I nostri trascorsi ci dicono che questa è una partita a rischio, perciò bisogna fare il salto di qualità. Temo che abbiamo speso tante energie mentali e che ci possa essere una sorta di down. Questo è quello che ci ha separato dalla parte altissima della classifica. Il tentativo è quello di risolvere questa problematica, unica cosa che manca alla squadra“.

La squadra si allena sempre con applicazione, perciò è difficile fare valutazioni a priori. Ieri ho visto sintomi di stanchezza soprattutto fisica. Bisogna essere positivi e dar fiducia a questo gruppo. Se la stanchezza è solo fisica non ho preoccupazioni perché si risolve, mentre se è mentale mi preoccupa. Aspettiamo l’allenamento di oggi – ha proseguito il tecnico dei biancocelesti – All’andata abbiamo vinto largamente solo in termini di punteggio, ma non in termini di prestazione. La Fiorentina sta pagando in questa parte di stagione proprio il non riuscire a concretizzare le ottime prestazioni. Nella partita singola è una squadra pericolosissima“.

Sarri si è poi soffermato sui giocatori in dubbio: “Immobile non ha mai fatto un allenamento completo con la squadra. Lui ha sensazioni molto positive, ma i medici sono più cauti. Non spetta a me decidere ma ai medici. Il ragazzo vorrebbe mettersi a disposizione di qualche minuto, vediamo i riscontri di oggi. Marusic sta abbastanza bene. Ieri ha saltato uno spezzone dell’allenamento, ma solo perché aveva avuto i crampi. Dovrebbe andare tutto bene, è in grande condizione fisica e mentale così come Hysaj“.

La solidità difensiva è il primo mattone da mettere su una partita. Quest’anno ci stiamo riuscendo spesso, ma non va mai dato per scontato. Appena perdiamo componenti abnegazione e sacrificio diventiamo una squadra vulnerabile – ha aggiunto l’allenatore, che poi ha glissato sulla proiezione per arrivare tra le prime quattro – Ogni campionato ha una storia a sé e vedere le medie che servono credo che sia molto relativo“.

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