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La Roma e Mourinho respirano, Lukaku e Pellegrini fermano la striscia del Frosinone

Roma, esultanza - Foto Antonio Fraioli

La Roma respira, Mourinho prova a scacciare le critiche ma tiene il dito puntato nei confronti dell’ambiente. E arrivano tre punti d’oro per la seconda vittoria stagionale in campionato, sono otto punti e sono comunque pochi nelle prime sette giornate per chi punta alla Champions, ma contro il Frosinone che non perdeva dalla prima giornata, e che in classifica resta comunque davanti, può bastare anche una prestazione non esaltante ma con un successo di peso, utile a dimenticare Genova e in generale un settembre orribile per dare inizio così a un ottobre che in casa giallorossa si spera possa essere completamente diverso.

Una squadra che a livello di gioco, di spettacolo, di proposta è ancora molto indietro, e in questo senso pesano anche gli infortuni, ma che torna ermetica dietro – nessun tiro in porta dalle parti di Rui Patricio, una novità – e dopo averla sbloccata presto con il valore aggiunto Lukaku, la gestisce abbastanza bene e senza patemi d’animo, per poi colpire sul calcio piazzato, altro marchio di fabbrica della “vecchia” Roma di Mou, con capitan Pellegrini, anche lui ritrovato. E c’è un Dybala che se non entra nel tabellino, ispira e tra errori e giocate, fa il suo. Otto punti, due vittorie, l’Olimpico che prova a far uscire dal pantano questa Roma: da qui, si può solo ripartire.

LA PARTITA – È dei ciociari la prima occasione. Al 17’ Soulè pesca Cuni che scatta alle spalle della difesa e salta Rui Patricio: il tiro da posizione defilata però è impreciso. Un errore che pesa, perché cinque minuti dopo la Roma costruisce il vantaggio con le sue due stelle in attacco: Dybala pesca in area Lukaku, che si libera di due avversari e col sinistro batte Turati. Al 26’ Cuni ha un’altra chance: Soulè premia il suo taglio, ma l’attaccante albanese scuola Bayern col destro calcia alto. La Roma fatica ad organizzare una pressione coordinata e si affida più che altro alle sbavature tecniche dei ciociari. Al 30’ Pellegrini ruba palla e serve Lukaku: il belga scarica un destro potente, ma Turati respinge coi pugni. Al 57’ la Roma va vicina al 2-0. Dybala entra in area, salta sulla linea laterale Okoli e scarica per Lukaku con Monterisi che rischia l’autogol nel tentativo di deviare in angolo. Al 59’ l’argentino imbuca per l’inserimento di Bove, ma Turati in uscita sbarra la strada al classe 2002. Ci prova poco dopo anche Lukaku, ma la conclusione dalla destra del belga è altissima. Stesso esito anche per un tiro di Bove dai venticinque metri su scarico di Dybala. L’appuntamento dell’argentino con il secondo assist di giornata è rinviato all’83’. Sul suo cross da punizione, sbuca Pellegrini che al volo firma il 2-0 definitivo. Nel finale la stanchezza si fa sentire. E anche l’arbitro Marchetti ha i crampi. Otto i minuti di recupero, ma il risultato non cambia più.

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