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La Roma e la solidità smarrita, Mourinho cerca soluzioni contro la sorpresa Frosinone

José Mourinho
José Mourinho, Roma - Foto LiveMedia/Antonio Balasco

Mai così sotto accusa. Mai così in difficoltà. Dopo la durissima sconfitta per 4-1 contro il Genoa, Josè Mourinho ha ammesso che la sua Roma ha perso solidità, facendo riferimento alla partenza di Ibanez e all’assenza di Smalling. Per la partita contro il Frosinone all’Olimpico, sarà indisponibile anche Diego Llorente e nel reparto a tre sembra essere Cristante il calciatore destinato ad adattarsi. Un problema doppio perché il centrocampista azzurro stava vivendo uno dei momenti più positivi della sua carriera nel ruolo di mezzala. Se la difesa perde solidità, quindi, il centrocampo perde tempi d’inserimento in area e doti balistiche (fin qui due reti e un palo colpito per l’ex Atalanta).

La pressione inoltre non aiuta i giallorossi. La Roma ha collezionato cinque punti in questo campionato e non ha mai fatto peggio nell’era dei tre punti a vittoria. Cinque punti furono totalizzati anche nel 2010/11, ma Ranieri fu esonerato solo diversi mesi più tardi. Difficile immaginare oggi un ribaltone sulla panchina giallorossa, ma all’Olimpico, contro i ciociari, la squadra di Mourinho ha un solo risultato a disposizione. In caso di pareggio o sconfitta, stabilirà infatti il suo record negativo nel torneo nell’era dei tre punti a vittoria dopo le prime sette gare della stagione. A quel punto la credibilità di tecnico e squadra verrebbe sbriciolata davanti alla dirigenza e ai tifosi, che in questi anni di era Mourinho hanno limitato quasi allo zero le contestazioni tecniche.

La pazienza però è finita e il settore ospiti di Genova lo ha dimostrato a fine gara. Di fronte c’è un Frosinone che si candida a sorpresa del campionato. Imbattuta da cinque gare, la squadra ciociara è quella che ha recuperato più punti da situazione di svantaggio (quattro, al pari di Napoli e Lecce). Di Francesco si affida a Soulè, Cheddira e Baez. Mazzitelli, Barrenechea e Brescianini sembrano intoccabili, proprio come la difesa composta da Oyono, Okoli, Monterisi e Marchizza. Saranno loro ad occuparsi di Dybala e Lukaku, entrambi poco ispirati contro il Genoa. Mourinho lancia Bove, Paredes e Pellegrini a centrocampo, mentre sulle fasce scalpitano Karsdorp, Celik e Zalewski, rimasti fuori al Ferraris. Scelte obbligate come detto in difesa: Cristante al centro, sulla base di un’intuizione che fu di Fonseca, con Mancini e Ndicka ai lati.

Intanto, tra i convocati spicca anche il giovane Joao Costa. “Per giocare a 4 deve giocare titolare Joao Costa, che sarà convocato. Non vi dico sì o no, però per giocare a 4 possiamo giocarci con El Shaarawy ala sinistra e Costa ala destra”, ha detto il tecnico in conferenza stampa. Lo Special One nella sua esperienza romana ha spesso dato spazio dal 1′ ai giovani provenienti dal settore giovanile. Tra questi tanti centrocampisti (Bove, Volpato, Tahirovic) e tanti esterni (Zalewski, Missori). La crisi e la necessità di modifiche urgenti potrebbero spalancare le porte ad altre sorprese.

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