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Juventus, nel periodo più complicato c’è il nuovo tabù Atalanta: Allegri si gioca tanto contro Gasp

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, Juventus - Foto Emmanuele Mastrodonato/IPA Sport /IPA

Una vittoria nelle ultime sei partite è troppo poco per chi, prima di allora, stava lottando per lo scudetto, al di là delle dichiarazioni di facciata di Allegri. Poi, da quell’espulsione di Milik, il baratro: lo scontro diretto perso con l’Inter, gli altri ko con Udinese e poi pesantissimo col Napoli, l’unica vittoria contro il Frosinone. Tanto che il secondo posto, che ancora è nelle mani dei bianconeri, non appare più blindato come prima e per la Juventus c’è persino l’obbligo di guardarsi alle spalle. La sfida contro l’Atalanta può valere l’intera stagione, visto che proprio la Dea si trova al sesto posto, che virtualmente, con il ranking Uefa che sorride all’Italia, è il primo a non valere il pass per la prossima Champions. Undici punti sembrano un margine più che rassicurante, ma vincere di fatto consentirebbe ai bianconeri di sentirsi con un piede e mezzo di nuovo tra le migliori d’Europa dopo un anno a secco di coppe. In cui ci si aspettava di più, e invece, nel confronto con la stagione scorsa, seppur con una distribuzione diversa dei punti e un cammino meno lineare, balla appena un punto in più quest’anno. Non se la passa però meglio la squadra orobica: dopo un ottimo momento, sono arrivati un pareggio e poi due sconfitte di fila che hanno un po’ complicato i piani di quarto-quinto posto, e peraltro non si arriva a tre ko di seguito da un anno e mezzo.

E contro la Dea c’è da sfatare più di un tabù, visto che dopo anni di dominio, da quando c’è Gasperini sulla panchina nerazzurra la musica è cambiata. 66 vittorie in 123 sfide in Serie A per la Juve, ma appena una nelle ultime otto, quella dello scorso 7 maggio con gli insulti razzisti a Vlahovic autore del gol dello 0-2 nel recupero. Per il resto, ben cinque pareggi e due sconfitte per i bianconeri. Ma il dato ancor più allarmante riguarda lo Stadium, dove l’Atalanta è imbattuta addirittura da cinque stagioni con un successo e quattro pari, mentre nelle precedenti otto erano arrivate altrettante vittorie juventine. E nel complesso, in nove delle ultime tredici sfide tra le due squadre è arrivato il segno X. Insomma, dallo scudetto di Sarri in avanti molte cose sono cambiate per la Vecchia Signora, che guarda molto al presente, e il presente dice che tornando a vincere contro l’Atalanta si torna in Champions, quando mancheranno dieci partite da qui alla fine, un calendario duro nella prima parte ma un buon margine di punti da gestire. E tornando alla partita di Empoli, lì dove è cominciato l’incubo, rivedremo di nuovo Milik al centro dell’attacco perché Vlahovic è squalificato: deve farsi perdonare molto il polacco, e ha le qualità per farlo.

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