Serie A

Juventus, Allegri: “Mi hanno chiesto di puntare sui giovani”

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, Juventus - Foto LiveMedia/Gianluca Ricci

L’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri, in una intervista a ‘The Athletic‘, ha parlato del progetto giovani che sta portando avanti la società bianconera con l’inserimento di molti giovani in prima squadra: “Quest’anno molti giovani giocatori sono nella prima squadra. Molti dei nostri ragazzi giocano per altre squadre in Serie A. Il club ha fatto un ottimo lavoro. Per essere sostenibile, il calcio italiano deve seguire questa strada”.

Poi in un altro passaggio Allegri ha aggiunto: “La società è cambiata. Gli anni passano e non ce ne rendiamo conto, ma anche le generazioni cambiano. Stavo leggendo un articolo su ‘La Repubblica’ l’altro giorno e dicevano che entro il 2035, l’obesità in Italia aumenterà al 31 per cento e il 27 per cento di coloro che ne saranno colpiti saranno giovani. Cosa ci dice questo? Ci dice che c’è meno passione per lo sport”.

Sull’Allegri bis, questo il suo pensiero e le somme tirate sino a questo momento: “Quando sono tornato mi è stato chiesto di ringiovanire la squadra. L’obiettivo era far emergere tre giocatori della Next Gen ogni anno, ridurre il costo degli stipendi e rendere la squadra sostenibile pur rimanendo competitiva. Dobbiamo adattarci e capire che i nove scudetti consecutivi sono stati una cosa straordinaria. Non succederà più in Serie A. Ci sono state solo due volte simili nella storia della Juventus, i cinque anni consecutivi sotto Carlo Carcano e Carlo Bigatto negli anni ’30 e i nove consecutivi dal 2012 al 2020, – spiega l’allenatore livornese-. Al di là di questo, la Juventus ha vinto al massimo due volte consecutive, poi una dopo tre anni, come hanno fatto anche altri club. I nove di fila hanno distorto le percezioni perché la realtà è diversa”.

Poi nell’ultimo passaggio parla di ciò che secondo lui serve al calcio italiano e del nuovo formato della Champions League: “Ormai è impossibile colmare il divario finanziario tra la Premier League e la Serie A. Quindi dobbiamo continuare in questa direzione: lavorare sullo sviluppo giovanile, sulla Next Gen. Nuova Champions? È normale che con la riforma sarà difficile vincere… quasi impossibile perché il nuovo formato è come nel tennis e per una delle prime otto sarà difficile non arrivare in finale. Stanno facendo questo (il ‘modello svizzero’) per garantire che le prime otto arrivino in finale, credo, perché vogliono che sia uno spettacolo”.

 

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