Serie A

Inter-Verona, Casarin: “Il Var doveva richiamare Fabbri. Arbitri in confusione, serve meno presunzione”

Michael Fabbri
Michael Fabbri - Foto Fabrizio Carabelli / IPA Sport

Intervenuto ai microfoni di ‘Radio Anch’io Sport‘ su Rai Radio 1, l’ex direttore di gara Paolo Casarin ha fatto un bilancio del difficile weekend degli arbitri, soffermandosi su quanto accaduto a San Siro in occasione di Inter-Verona: “Sarebbe interessante parlare con i due arbitri. Fabbri era ben posizionato ma non è intervenuto, mentre Nasca al Var avrebbe dovuto richiamare il collega di fronte a un chiaro e oggettivo errore. Non ci sono dubbi sul fatto che alla base del gol di Frattesi ci sia un chiaro fallo di Bastoni su Duda“.

Casarin ha poi affrontato l’argomento più in generale: “Gli arbitri stanno vivendo un periodo di confusione e il Var sta complicando le cose invece di semplificarle. Bisogna tornare a un discorso semplice: l’arbitro può sbagliare o non vedere, ma il Var, che ha più informazioni a disposizione, non può fare finta di niente. Poi l’arbitro deve prendere in considerazione questa eventuale correzione e decidere. Non sta succedendo, sembra che ognuno si faccia gli affari suoi. Deve essere sempre l’arbitro quello che decide, ma bisogna anche saper accettare le correzioni del Var“.

L’ex designatore ha quindi ribadito: “L’arbitro deve decidere sempre, continuando a fare l’arbitro e non aspettando che il Var intervenga. Sorprende che queste contraddizioni sorgano dopo anni di applicazione in Italia e non solo“. Infine un aneddoto: “Ricordo che una volta Lo Bello disse, dopo che gli fu fatto vedere un intervento da rigore in tv: ‘Sì, ma voi avete la moviola’. Questo è il senso del Var. Bisogna ridare all’arbitro la possibilità di rivedere. Deve esserci meno presunzione“.

SportFace