Serie A

Inchiesta Prisma, le operazioni attenzionate dai Pm di Torino: spuntano side letter private

Giovanni Carnevali
Giovanni Carnevali, Sassuolo - Foto LiveMedia/Luca Amedeo Bizzarri

La Procura di Torino sta valutando contestazioni suppletive per i bianconeri da portare all’udienza preliminare del prossimo 27 di marzo quando il giudice Marco Picco dovrà decidere se rinviare a giudizio gli ex dirigenti bianconeri, da Andrea Agnelli in giù. E nel frattempo nella giornata di ieri i Pm hanno inviato le carte alle Procure di Bergamo, Bologna, Cagliari, Genova, Modena e Udine che, per evidenti questioni territoriali, dovranno valutare se aprire una indagine sulle sei squadre in merito alle opacità che presentano diverse operazioni. L’inchiesta Prisma dunque rischia di allargarsi a macchia d’olio e di coinvolgere anche, a livello sportivo, Atalanta, Sassuolo, Sampdoria, Cagliari, Bologna e Udinese.

ATALANTA – Qui la Procura di Torino ha inviato le relative carte riguardante i prestiti “con obbligo di riscatto non federale” di Romero e Demiral oltre ad altri impegni presi (per Mattiello, Muratore, Caldara e ancora Romero per un totale di circa 14,5 milioni).

BOLOGNA – Il Bologna è chiamato in causa per l’affare Orsolini.

CAGLIARI – I sardi invece per l’operazione Cerri: nel 2018 viene ceduto dalla Juve al Cagliari, cessione che frutta una plusvalenza di 8 milioni ma parallelamente alla cessione, rivela il “Corriere della Sera”, ci sarebbe una mail firmata sia dalla Juve che dal Cagliari che garantirebbe al club torinese il riacquisto.

SAMPDORIA – Il club genovese è chiamato in causa per gli accordi relativi ad Audero, Peeters e Mulé.

SASSUOLO – I neroverdi per le manovre Demiral (4 milioni) e Traore (8,7 milioni), mai transitato alla Juventus che non poteva comprarlo in quanto non aveva slot disponibili per extracomunitari. Nelle mani degli inquirenti, come riporta il “Corriere della Sera”, ci sarebbe anche una ‘side letter’ tra Paratici e Carnevali. Accordi che hanno generato comunque debiti.

UDINESE – Infine il club friulano per Rolando Mandragora, tra l’altro sentito dagli inquirenti, come persona informata sui fatti, proprio nei giorni scorsi.

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