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Il Napoli cresce, Garcia spazza via le critiche con un poker a Lecce

Rudi Garcia
Rudi Garcia, Napoli - Foto LiveMedia/Emmanuele Mastrodonato

La transizione dal Napoli di Spalletti a quello di Garcia prosegue. Dopo alcuni intoppi, tra cui il ko con la Lazio che aveva gettato nello sconforto i tifosi, oltre al pari deludente contro il Genoa, il poker all’Udinese di mercoledì è un indizio, quello di Lecce un altro indizio e in Champions, forse, avremo la prova col Real Madrid. Una vittoria mai in discussione quella del Via del Mare, una vittoria del gruppo, perché Osimhen parte dalla panchina dopo giorni difficili, poi entra e segna subito, Simeone si fa valere anche se non timbra il cartellino, lo fa Natan che sembra inserirsi piano ma bene in quella retroguardia, e poi anche Gaetano all’esordio e nel finale con il rigore ceduto dal bomber nigeriano a Politano che raggiunge già il suo score della scorsa stagione. Niente infortuni, ottima gestione, qualche rischio dietro sulle folate offensive dei salentini che perdono la seconda di fila, anche se non sfigurano e forse sono estremamente puniti dal risultato.

Potrebbe essere la partita chiave quella di oggi per mutare i giudizi, prematuri e affrettati, nei confronti di Garcia. Non è Spalletti, può dare comunque tanto a questo gruppo, che sta cercando di cambiare impostazione di gioco, pur non tradendo i precetti che hanno portato lo scudetto, e si vede che anche a livello di mentalità è cambiato qualcosa negli ultimi giorni. Otto gol in due partite, uno subito, i 14 punti e la classifiche che ora sorride abbastanza. Le difficoltà dell’avvio sembrano messe alle spalle, anche se è troppo presto per i giudizi di entusiasmo: ma vincere a Lecce non era facile, anche perché i salentini in casa non avevano fatto sconti a nessuno fin qui, dal Via del Mare si riparte per un ottobre che sarà fondamentale per le ambizioni di questa squadra.

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