Serie A

Graziani: “Non mi piace quando Mourinho attacca la società. Razzismo? I calciatori devono fare di più”

Ciccio Graziani
Ciccio Graziani - Foto Sportface

Ciccio Graziani ha parlato a margine della presentazione della 22ma edizione di ‘Banca Generali – Un campione per amico’, tour di educazione allo sport dedicato agli studenti delle scuole primarie. “Vorrei tenere il Mourinho allenatore, che sa gestire e che ha le sue idee di calcio. Non mi piace il Mourinho che attacca la società, che risponde a gente che non meriterebbe neanche risposta, che parla troppo. Che accusa e si toglie dalla sue responsabilità. Credo che anche quest’anno abbia fatto un ottimo lavoro, negli ultimi tempi le situazione è peggiorata. Ricordiamoci che fino a poche settimane fa la Roma era terza”, ha affermato.

“Le parole di Gasperini? Che dentro gli stadi, soprattutto in questi settori di curva, ci sia un po’ troppa ignoranza sotto quest’aspetto sì. Qualcuno poi dice che la parola ‘zingaro’ non è rapportare ad un discorso di razzismo ma di ignoranza verbale. È comunque anche questa è una parola offensiva detta in una certa maniera. Il razzismo noi lo individuiamo più che sulle etnie sul colore della pelle, che sono quelli più soggetti ad una discriminazione particolare. Però dico che lo Stato, la Federazione, le società e gli stessi tifosi e gli stessi calciatori possono fare molto di più di quello che stanno facendo – ha proseguito Graziani –. Vedo a volte da parte dei calciatori queste esultanza un po’ particolare, dove vanno a sfidare quello che è il comportamento di chi sta in tribuna o in curva. Anche i calciatori dovrebbero essere più sensibilizzati sotto questo aspetto qui. Alcuni si premettono di avere degli atteggiamenti che non sono positivi, scatenano una reazione contraria e negativa a questo. Si potrebbe sensibilizzare di più anche il proprio pubblico, oggi poi c’è una tecnologia talmente sofisticata che l’imbecille che si permette di offendere si può individuare e lo si lascia fuori. Ma società, Stato, federazione debbono impegnarsi un po’ di più per eliminare questi quattro imbecilli. Sospendere le partite? Se questo può essere un deterrente importante sì ma non so se può diventare un acuirsi di cattiverie e di comportamenti scorretti, la gente va educata e tutti devono fare la loro parte”, ha concluso.

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