Vandalizzato il Molo Amicizia dedicato a Vialli
Serie A

Genova, vandalizzato il Molo dell’Amicizia dedicato a Vialli (FOTO)

A Genova lo hanno tutti ribattezzato un ‘altare laico’ per Gianluca Vialli. Nient’altro che un muretto con il numero 9 e una serie di sciarpe, ma dal valore profondissimo perché si tratta del punto in cui l’eterno campione della Sampdoria – scomparso lo scorso gennaio – passeggiava con Roberto Mancini nella scena finale di ‘La Bella Stagione’, il docufilm dedicato allo Scudetto blucerchiato. Oggi in quel luogo, il Molo dell’Amicizia di Quinto, diventato ormai meta di pellegrinaggio per i tifosi doriani, si è verificato un raid vandalico. Alcune sciarpe sono state bruciate, mentre il numero 9 di Vialli è stato corretto con una ‘B’, in riferimento alla retrocessione imminente della squadra di Stankovic. Le foto del muretto ‘sfregiato’ sono diventate virali sui social. “Non venitemi a parlare di sfottò o menaggio. Invece di godere (com’è giusto che sia) fate questo“, ha twittato un tifoso doriano. “L’inferiorità, umana e sportiva, la si palesa in molti modi”, ha scritto un altro, “questo è il più esplicito. Vialli non è stato solo un simbolo della Sampdoria, ma ha rappresentato un esempio trasversale per tutti. Questi gesti bastano e avanzano per qualificare una tifoseria”.

Tanti i tifosi genoani che hanno condannato l’accaduto: “Io da genoano mi dissocio perciò non fate di tutta l’erba un fascio”, ha replicato un utente di fede rossoblù. Il presidente del Sampdoria Club ‘Luca Vialli e Bobby Gol’, Angelo Vaccarezza ha affermato: “Lecita è la presa in giro, lo sfottò dei tifosi, l’anno scorso è toccato a voi, quest’anno tocca a noi. Ma nascondersi dietro un cappuccio e approfittare del buio per deturpare e distruggere è un gesto infame, che nulla ha a che vedere con il calcio. I responsabili non sono tifosi avversari, sono nemici dello sport, di tutto il calcio”.

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