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Col Sassuolo le prove per lo Sporting: Allegri vuole certezze dalla Juve da trasferta

Massimiliano Allegri
Massimiliano Allegri, Juventus - Foto LiveMedia/Morgese-rossini/DPPI

Prima che Gianluca Mancini scoccasse un tiro letale da fuori area al 53′ di Roma-Juventus, la squadra di Allegri aveva vinto sei delle ultime sue sette trasferte di campionato. Dopo la sconfitta contro i giallorossi, la Juve ha ritrovato morale e autostima contro il Friburgo in Germania e l’Inter a San Siro, per poi cadere nuovamente all’Olimpico, stavolta sponda laziale. La Serie A mette Di Maria e compagni di fronte al Sassuolo al Mapei Stadium in un match che precede il ritorno dei quarti contro lo Sporting e il big match contro il Napoli. I numeri sorridono ai bianconeri con cinque vittorie nelle ultime sei trasferte a Reggio Emilia, ma di fronte c’è un Sassuolo che ha vinto tre delle ultime quattro sfide contro squadre d’alta classifica. Un dato che accende un campanello d’allarme e che spinge la Juventus a prendere con la massima serietà un esame di maturità vero e proprio prima del confronto decisivo con i portoghesi. Allegri vuole certezze dalla Juventus in formato trasferta e per averle si affida ai big. Conferme per Gatti in difesa con Bremer e Danilo. Cuadrado e Kostic presidieranno le fasce, mentre il centrocampo sarà composto dai soliti Fagioli, Locatelli e Rabiot. Niente Moise Kean in attacco, dove toccherà a Di Maria e Vlahovic, che al Sassuolo ha fatto gol già quattro volte. L’assente di lusso, nelle fila dei neroverdi, sarà Domenico Berardi. Al suo posto è pronto Bajrami, mentre Pinamonti e Laurientè completeranno il tridente. Frattesi, M. Lopez e M. Henrique sono pronti a centrocampo, mentre la difesa sarà formata da Toljan, Erlic, Ruan e Rogerio. Tra i pali cerca il riscatto Andrea Consigli, che non ha vissuto giorni facili dopo l’errore di Verona. Gli insulti e le squallide minacce degli haters sul suo profilo hanno guastato la settimana di preparazione di uno dei portieri più esperti del nostro calcio. Dall’altra parte ci sarà Perin, mentre Szczesny, dopo lo spavento di giovedì, guarderà dalla panchina una partita che per i portieri, per motivi diversi, è tutto fuorché banale.

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